- Non entrate nel primo distributore che vi capita appena si accende la spia della benzina, ma cercate il prezzo più basso.
- Cercate le pompe bianche, senza insegne famose (no logo), o quelle della grande distribuzione.
- Preferite il self service al servito
- Verificate la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli e quelli effettivamente praticati
- Guardate i benzacartelloni
- Confrontate i prezzi attraverso il sito carburanti.mise.gov.it
PREZZI: benzina aumenta dopo accordo Paesi su greggio
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Ci sono 21 centesimi al litro di differenza tra i distributori di carburanti più cari e quelli meno cari
Roma, 12 dicembre 2016 – Tornano a salire i prezzi dei carburanti dopo l’accordo firmato sabato tra i Paesi Opec e non Opec per ridurre la produzione di greggio.
“Una pessima notizia. Non solo per gli automobilisti, ma per tutti gli italiani, considerato che i prezzi dei carburanti incidono anche sul prezzo finale della merce trasportata. Il solo aumento di questa settimana di 0,2 centesimi per la benzina self service, significa, su base annua, un rialzo di 2,40 euro. Se il trend proseguisse, insomma, sarebbero guai” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
L’UNC evidenzia che ci sono differenze, tra la benzina self service meno cara, quella delle pompe bianche, e la benzina servita più cara, pari a 21 centesimi al litro. Significa un risparmio potenziale teorico, per ogni pieno da 50 litri, di 10 euro e 50 centesimi, 252 euro all’anno.
“Una differenza enorme. Ecco perché è bene che gli italiani non facciano il pieno dove capita e seguano alcuni semplici consigli” conclude Dona
Di seguito i suggerimenti dell’UNC per risparmiare: