PREZZI: la classifica delle città più care d’Italia del 2018

Redazione UNC
26 Gennaio 2019
Condividi su
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori Sul podio Bolzano, Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Le città più convenienti: Potenza, Ancona e Caltanissetta. Roma, 26 gennaio 2019 – L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città più care del 2018, in termini di aumento del costo della vita, sulla base dell’inflazione registrata dall’Istat. Il capoluogo con i maggiori rincari del 2018 è Bolzano dove l”inflazione record dell’1,9% determina, per una famiglia tipo, una stangata pari a 632 euro su base annua. Al secondo posto Reggio Emilia che, con un incremento dei prezzi pari all’1,8%, registra una spesa annua supplementare di 505 euro, terza Forlì/Cesena, dove l’inflazione dell’1,7% implica un’impennata del costo della vita pari a 477 euro. Al quarto posto Lecco che, con rialzo dei prezzi dell’1,7%, ha un salasso, per una famiglia media, pari a 472 euro su base annua. Al quinto posto, Ravenna. Ben 4 città dell’Emilia Romagna sono nella top ten della classifica (Reggio Emilia, Forlì, Ravenna e Bologna), mentre sono 2 quelle della Toscana (Pistoia al 7° posto e Arezzo in ottava posizione) e della Lombardia (oltre a Lecco, Lodi). Le 3 città con i minori rincari del 2018 sono, invece, Potenza, che con l’inflazione media più bassa, +0,3%, registra, per una famiglia tipo, un aggravio annuo di spesa di appena 63 euro, Ancona, il capoluogo di regione più conveniente, dove la seconda inflazione più bassa (+0,4%) genera un esborso aggiuntivo di soli 87 euro e Caltanissetta, +0,6%, con un aumento del costo della vita pari, nel 2018 a 117 euro. “Anche se nel 2018 l’inflazione media è rimasta allo stesso livello del 2017, +1,2%, per le famiglie si tratta di rincari che hanno peggiorato pesantemente la loro condizione, dato che gli stipendi e le pensioni non sono certo aumentati quanto il rialzo del costo della vita” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Per una famiglia media italiana la spesa è salita lo scorso anno di 285 euro. Nessun lavoratore dipendente ha avuto un incremento della retribuzione così consistente. Finchè tutto aumenta, tranne quanto le famiglie percepiscono, è chiaro che i consumi resteranno al palo, ed il Pil non potrà salire in modo significativo, dato che fino a quando le famiglie non acquistano le imprese non vendono” conclude Dona.   Tabella n. 1: Classifica delle città più care del 2018, in termini di spesa aggiuntiva annua (in ordine decrescente di spesa)
N Città (a) Inflazione media 2018 (c)
1 Bolzano 1,9
2 Reggio Emilia 1,8
3 Forlì-Cesena 1,7
4 Lecco 1,7
5 Ravenna 1,6
6 Lodi 1,6
7 Pistoia 1,6
8 Arezzo 1,5
9 Cuneo 1,5
10 Bologna 1,4
 
Condividi su: