I rincari annui: Olio di oliva +42%, Voli nazionali +41,7%, Zucchero +38,4%. Tra i ribassi mensili scende per la 1° volta il riso
Roma, 30 settembre 2023 – L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat dell’inflazione di settembre resi noti ieri per stilare non solo la top ten dei rincari annui, alimentari e non, e di quelli mensili, ma anche quella dei maggiori ribassi mensili per quanto riguarda i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, ossia di quelli maggiormente interessati dal Trimestre anti-inflazione in partenza domani. A settembre, infatti, hanno finalmente cominciato a diminuire molti prodotti alimentari rispetto ad agosto, alcuni per la prima volta da quando l’inflazione è esplosa.
Per la top ten dei ribassi mensili, al primo posto i Cereali per colazione con una diminuzione del 2,5% rispetto ad agosto 2023. Al 2° posto i Sostituti artificiali dello zucchero che scendono del 2,1% sul mese precedente. Medaglia di bronzo per Cacao, Vegetali surgelati e Burro, tutte e 3 con -2%.
Al 4° posto Confetture, Besciamella e panna, Pesce surgelato, tutte e 3 con -1,6%. Al 5° posto il Riso che saliva ininterrottamente dall’ottobre del 2021 e che, a dispetto del dato tendenziale, +18,4% su settembre 2022, che lo fa collocare al 4° posto degli aumenti relativi al cibo e al 5° della classifica generale, cala in un solo mese dell’1,5%, ex aequo con il Tè.
“Il dato che conta per indicare alle famiglie se un prodotto è iniziato finalmente a diminuire di prezzo oppure no, è il dato congiunturale, ossia quello rispetto al mese precedente, non quello tendenziale, spesso fuorviante. E’ su quel dato che dovremo misurare gli effetti del Trimestre anti-inflazione. A settembre i prodotti alimentari nel loro complesso sono rincarati su agosto solo dello 0,1%, la metà rispetto al mese precedente quando l’incremento era dello 0,2%. Il percorso è già in discesa. Anche se il Patto anti-inflazione in sé produce effetti pari a zero, dato che non prevede nulla di concreto, questo non vuol dire che, come già accaduto a settembre, i prezzi non proseguano la loro discesa, atteso che da mesi sono venute meno le ragioni di un’inflazione così alta, sia perché le materie prime sono diminuite di prezzo sia perché il gas e la luce, per quanto più care rispetto ai tempi pre-crisi, costano molto meno del record raggiunto nel quarto trimestre 2022. Se prendiamo ad esempio i dati della luce del mercato tutelato, nonostante il +18,6% che scatterà domani e il fatto che il prezzo sia più caro del 47,3% rispetto a ottobre 2020, è comunque più basso del 57,1% rispetto a quello di ottobre 2022” spiega l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Si segnalano poi l’Olio diverso da quello di oliva (6° posto con -1,4%), Acque minerali e Farina (ottave entrambe con -1,1%), Chiudono la top ten le Uova e la Pasta (fresca, secca e preparati di pasta) con -0,9%.
Per la top ten dei rialzi annui alimentari, al primo posto l’Olio di oliva con un aumento del 42% su settembre 2022 e che vince anche la classifica generale e quella dei rincari mensili con +3,8%, ex aequo con i Vegetali freschi. Al 2° posto lo Zucchero con un incremento del 38,4%. Medaglia di bronzo per le Patate che salgono del 25,9%.
Al 4° posto il Riso con +18,4%. Seguono Alimenti per bambini (+14,4%), Bibite analcoliche (+14,1%), al settimo posto Vegetali freschi con +13,9%, Succhi di frutta (+13,6%), Gelati (+13,3%), in terza posizione per la graduatoria mensile con +1,4%. Chiudono la top ten i Vegetali surgelati (+11,9%).
Per la top ten annua generale (tabella n. 4), al primo posto l’Olio di oliva con +42%, al 2° posto i Voli nazionali con +41,7%, al 3° posto lo Zucchero con +38,4%. Dopo le Patate al 4° posto (+25,9%), i Pacchetti vacanza nazionali con +19,2% e il Riso con +18,4%. Si segnalano poi gli Alimenti per bambini (+14,4%, 9°) e al 10° posto le Bibite analcoliche (+14,1%), Appena fuori dalla top ten la Benzina con +13,9%