Sì alla proposta del Garante della Privacy di un codice di condotta, ma servono anche sanzioni più pesanti e indennizzi per i consumatori.
Roma, 7 luglio 2022 – “Proposta condivisibile. Utile un codice di condotta che responsabilizzi i call center” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la relazione annuale del Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, secondo il quale contro il telemarketing illegale serve una strategia di contrasto multilivello, va sostenuto un codice di condotta che, promuovendo la responsabilizzazione dei titolari, possa favorire comportamenti virtuosi persino forse più di quanto possa riuscirvi la deterrenza esercitata dal quadro sanzionatorio.
“In effetti le sanzioni fino ad ora non hanno avuto alcuna efficacia e non hanno svolto un effetto deterrente. Ecco perché andrebbero consentite multe ben più pesanti, che scoraggino i comportamenti scorretti” prosegue Dona.
“Vanno poi previsti dal legislatore indennizzi automatici per i consumatori che ricevono telefonate moleste nonostante siano iscritti al Registro delle Opposizioni. Solo così ci sarà un incentivo a segnalare i call center irrispettosi delle regole e il quadro sanzionatorio favorirà comportamenti virtuosi” conclude l’avv. Dona.