PRIVACY: il Garante multa Wind per telemarketing in violazione di normativa
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Bene, ottima notizia, ma non basta! Serve una modifica della legge.
Roma, 7 febbraio 2019 – Il Garante per la privacy ha comminato a Wind una sanzione amministrativa di 600.000 euro per aver svolto attività di telemarketing in violazione della normativa.
“Bene, ottima notizia, ma non basta! Se vogliamo che le telefonate indesiderate e moleste finiscano, serve una modifica della legge n. 5 dell’11 gennaio 2018, che si sta rivelando un fallimento. I famosi prefissi unici, già decisi dall’Autorità delle Comunicazioni, 0843 e 0844, sono rimasti lettera morta, visto che la legge consente, all’italiana, una scappatoia” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
La legge, infatti, all’art. 2, prescrive che i call center debbano provvedere “ad adeguare tutte le numerazioni telefoniche utilizzate per i servizi di call center, anche delocalizzati, facendo richiesta di assegnazione delle relative numerazioni entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni“, ossia la delibera n. 156/18/CIR pubblicata, nel silenzio generale, il 25 ottobre sul sito dell’Authority, ma poi consente un’alternativa: “oppure presentano l’identità della linea a cui possono essere contattati“.
“L’alternativa offerta dalla legge per il momento è diventata la regola generale, vanificando la ratio della norma” conclude Dona.