Per l’Ivass l’inflazione rischia di interrompere il processo di riduzione dei premi rc auto. Rischio reale, ma ingiustificato.
Roma, 28 giugno 2022 – “Purtroppo temiamo che il presidente dell’Ivass possa avere ragione. Il rischio è reale. Per le compagnie assicurative, infatti, ogni scusa è buona per provare ad alzare i prezzi dell’rc auto, anche se i rincari sarebbero del tutto immotivati ed ingiustificati” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la dichiarazione del presidente dell’Ivass Luigi Federico, secondo il quale l’inflazione, incidendo in modo sensibile sui prezzi delle riparazioni e dei ricambi, rischia di interrompere il processo di riduzione dei premi dell’rc auto che dura da 10 anni.
“I costi maggiori delle riparazioni, infatti, possono essere più che compensati dai lauti profitti incassati durante i lockdown. Secondo gli ultimi dati Istat di maggio i pezzi di ricambio delle auto sono saliti su base annua solo del 3,2%, meno della metà rispetto all’inflazione generale pari al 6,8%, mentre la manutenzione e riparazione dei mezzi di trasporto privati registra un incremento del 3,7%. Aumenti che possono essere gestiti tranquillamente visti la caduta degli incidenti degli anni passati” conclude Dona.