SALDI: i commercianti aumentino gli sconti se vogliono fare affari
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Per Confcommercio sei italiani su dieci faranno compere, ma la previsione trascura l’effetto sconto.
Roma, 4 gennaio 2017 – “I commercianti alzino gli sconti se vogliono fare affari” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando le previsioni della Confcommercio, secondo le quali è in aumento la percentuale di italiani che acquisteranno durante i saldi invernali 2018: 61,4% contro i 58,5% dell’anno scorso.
“Vedremo se le intenzioni di acquisto si tradurranno in acquisti veri. Lo speriamo, ma il rischio è che la decisione dei commercianti di abbassare la percentuale di sconto, iniziata dopo la leggera ripresa dei consumi, potrebbe deludere i consumatori, rivelandosi controproducente. Insomma, in questa previsione si trascura l’effetto promozionale dello sconto, quello effettivo, non quello pubblicizzato nelle vetrine, spesso gonfiato” prosegue Dona.
“Come attestato in modo incontrovertibile dai dati Istat, dopo il record degli sconti registrati nel gennaio 2015, pari al 23,4% per la voce Abbigliamento e calzature, è iniziata una riduzione dei ribassi, arrivando lo scorso inverno a -21,7%. Se verrà mantenuto questo trend, quest’anno ci sarà un abbassamento dei prezzi del 21,3 per cento” prosegue Dona.
“I commercianti fanno ancora in tempo a cambiare idea, smentendo le nostre previsioni e aumentando gli sconti, visto che nella gran parte delle regioni i saldi iniziano domani” aggiunge Dona.
“I dati Istat ci confermano che gli sconti solitamente pubblicizzati in vetrina, 70% e 50%, sono gonfiati e ben lontani da quelli effettivi. Ma il consumatore ora è molto più attento rispetto a qualche anno fa: guarda al prezzo effettivo da pagare e alla reale convenienza, va qualche giorno prima a controllare a quanto ammonta il prezzo pieno. Insomma, non si fa più incantare da ribassi improbabili ” conclude Dona.