SALUTE: urge intervento del Ministero della Salute su Iqos
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Dopo che Philip Morris International ha affermato di puntare su Iqos e che l’Italia rappresenta il terzo Paese al mondo per il suo utilizzo, diventa ancora più urgente l’intervento del Ministero della Salute che Unc ha sollecitato in diverse occasioni.
Roma, 9 novembre 2018 – Philip Morris International ha affermato oggi di puntare su Iqos, il dispositivo messo a punto dalla società che scalda delle ricariche di tabacco senza arrivare alla temperatura di combustione, e l’Italia rappresenta il terzo Paese al mondo per il suo utilizzo.
“Che puntassero sui Iqos ce ne siamo già accorti, considerata tutta la pubblicità che stanno facendo, dagli aeroporti alle stazioni. Peccato che abbiamo già chiesto l’intervento del ministero della Salute, affinché verifichi la legittimità della diffusione di claims pubblicitari riferiti al prodotto “IQOS”, per accertarne la legittimità rispetto al Decreto Legislativo 12 gennaio 2016, n. 6 che vieta di promuovere e/o incoraggiare il consumo di tabacco e di prospettare rischi minori rispetto alle sigarette tradizionali” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Purtroppo siamo ancora in attesa di una risposta del Ministero, che, considerati i dati snocciolati oggi, diventa sempre più urgente” prosegue Dona.
“Inoltre, grazie alla nostra segnalazione, l’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap) ha già sollecitato la Philip Morris al rispetto della Digital Chart, il Codice di condotta per le aziende che fanno pubblicità online, invitandola alla trasparenza dei contenuti promozionali online, anche nel caso di dazioni gratuite di prodotti” conclude Dona.
Il caso riguardava il programma Temptation Island (andato in onda nei mesi estivi su Canale 5), durante il quale veniva inquadrato l’apparecchio Iqos, il riscaldatore di tabacco prodotto dalla multinazionale Philip Morris: nei momenti clou della trasmissione, alcuni influencer, esibivano questa sigaretta innovativa tenendola in bella mostra, senza che comparisse alcuna indicazione utile a spiegare al consumatore la natura promozionale del product placement.