TASSE: flat tax al posto degli 80 euro?
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
No allo scambio con 80 euro: oltre al solito gioco delle tre carte, Governo diventerebbe Robin Hood, ma al contrario.
Roma, 18 marzo 2019 – Per il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, per finanziare la flat tax familiare, gli 80 euro del governo Renzi non sono un tabù, si possono pure toccare, purché il risultato finale sia l’abbattimento complessivo della pressione fiscale.
“No allo scambio tra 80 euro e flat tax. Sarebbe il solito gioco delle tre carte” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Non solo i due vice premier Salvini e Di Maio hanno più volte promesso che gli 80 euro non li avrebbero toccati, ma sarebbe il colmo se per fare la flat tax chiedessero i soldi a chi percepisce gli 80 euro. In pratica il Governo diventerebbe come Robin Hood all’incontrario, darebbe con una mano quello che ha tolto con l’altra, peccato che gli 80 euro aiutino chi guadagna meno di 24 mila euro all’anno, mentre la flat tax, per definizione, riduce le tasse ai ceti più abbienti” prosegue Dona.
“Oltre ad essere iniquo, è poco logico anche dal punto economico, dato che se vogliamo rilanciare i consumi dobbiamo aiutare chi è più in difficoltà, considerato che chi sta nel primo quintile del reddito netto familiare ha una propensione marginale al consumo doppia rispetto all’ultimo quintile” conclude Dona.