Antitrust interviene su doppia fatturazione e fatturazioni post-recesso delle compagnie telefoniche
Roma, 3 aprile 2023 – “Bene, ottima notizia. Speriamo serva a qualcosa. Il problema della doppia fatturazione e del recesso sono ad oggi problemi irrisolti. Non si capisce perché è facile attivare un contratto ma poi diventa un’impresa poterlo disdire. Andrebbe esteso ad ogni settore che per disdire un contratto deve poter essere usato lo stesso mezzo con cui si è attivato, ad esempio al telefono. Per la telefonia questo principio è previsto e disciplinato dall’articolo 1, comma 3 bis, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, ma purtroppo viene disatteso e i disguidi e le doppie fatturazioni imperano” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia che l’Antitrust ha sanzionato le compagnie telefoniche Vodafone, Wind Tre, Telecom e Fastweb per comportamenti illegittimi nella gestione delle cessazioni delle utenze di telefonia fissa e mobile, anche nell’ipotesi di migrazione verso un altro operatore.
“Non parliamo poi delle spese di recesso che andrebbero del tutto abolite come è stato fatto per i mutui” conclude Dona.
Secondo l’Antitrust, a partire almeno da gennaio 2020, sono emerse criticità nella gestione delle procedure interne delle cessazioni delle utenze che hanno dato origine a situazioni di fatturazioni post-recesso o, in caso di migrazione, di doppia fatturazione a carico dell’utente, a cui è stato richiesto illegittimamente di saldare le fatture sia del nuovo sia del precedente operatore. La prosecuzione della fatturazione – dopo la richiesta di cessazione del servizio – è riconducibile ad anomalie e a disallineamenti tecnici tra i sistemi di gestione informatici del processo interno di ciascuna società, rispetto ai quali le stesse non hanno adottato efficaci meccanismi di controllo e di intervento tempestivo.
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