TELEFONIA: denunciate 10 pratiche scorrette che nascondono costi illegittimi
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
Unc denuncia all’Antitrust le aziende Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per poca trasparenza nell’addebito dei vari servizi di telefonia. Sul sito www.consumatori.it i dieci costi nascosti nella bolletta del telefono.
Roma, 4 maggio 2018 – “Prosegue la nostra guerra totale alle compagnie telefoniche, questa volta per fermare l’abuso dei costi nascosti in bolletta: del resto dopo la vicenda dei 28 giorni, gli operatori stanno facendo di tutto per recuperare entrate a costo di inserire importi vari nelle fatture in modo poco trasparente.” E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori annunciando la denuncia all’Autorità Antitrust dei principali operatori telefonici (Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb) con l’accusa di addebiti oscuri per la fruizione di vari servizi.
“Dopo il polverone del cambio tariffario a 28 giorni, l’attenzione dei consumatori sui costi della telefonia è ancora più alta -afferma l’avvocato Dona- per questo motivo nelle ultime settimane sono giunte ai nostri sportelli centinaia di lamentele su addebiti poco trasparenti da parte degli operatori: in pochissimi ad esempio sanno di pagare per il servizio “Chiamami” o simili, così come spesso non si conosce che ascoltare i messaggi in segreteria ha un costo. Molti consumatori sono indignati per gli importi addebitati per la chiamata necessaria a conoscere il credito residuo o per aver utilizzato il cellulare come hotspot: se al danno si aggiunge la beffa di pagare senza saperlo si capisce bene perché l’indignazione diventa rabbia nei confronti di quegli stessi operatori che vantano negli spot la loro serietà nei confronti del cliente.”
“Purtroppo siamo di fonte ad un imbarbarimento etico del mercato della telefonia: per questo motivo -conclude Dona- abbiamo denunciato all’Authority Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb e abbiamo raccolto sul nostro sito i 10 costi nascosti in bolletta. E’ ora che i consumatori siano al corrente di quanto pagano e per cosa pagano, in maniera tale da poter fare scelte consapevoli.”