TELEFONIA: dopo la multa dell’Antitrust, i rimborsi

Redazione UNC
22 Gennaio 2015
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Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori

L’Autorità Antitrust ha multato per 5 milioni di euro gli operatori di telefonia per i servizi premium a sovrapprezzo; ci auguriamo che dopo la sanzione arrivino i rimborsi.

Roma, 22 gennaio 2015 – “Finalmente gli operatori di telefonia sono chiamati a prendersi le loro responsabilità sui servizi a sovrapprezzo”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (https://www.consumatori.it), riferendosi alla multa di 5 milioni di euro dell’Autorità Antitrust comminata a Telecom, H3G, Vodafone e Wind (le multe sono di 1 milione 750 mila ciascuno per Telecom e H3G e di 800 mila euro ciascuno per Wind e Vodafone) per i servizi premium a sovrapprezzo non richiesti.

“Negli ultimi mesi -afferma Dona (segui  @massidona su Twitter)-  numerosi consumatori ci hanno scritto denunciando amare sorprese sul conto telefonico a causa dell’attivazione di servizi non richiesti. I casi sono diversi: c’è chi navigando o giocando con lo smartphone si ritrova abbonato ad un servizio a pagamento per aver accidentalmente sfiorato un banner pubblicitario; in molti, poi, denunciano di aver scoperto troppo tardi di aver superato le soglie previste dal proprio piano tariffario, navigando su contenuti a pagamento non segnalati; così come è molto diffuso il caso di chi  riceve sms con contenuti a pagamento pur non avendone mai fatto richiesta. Fino ad oggi, gli operatori potevano scaricare le responsabilità sui fornitori, ma come si legge  nella sentenza dell’Antitrust : ‘gli operatori traggono uno specifico vantaggio economico dalla commercializzazione dei servizi premium, in quanto condividono con i fornitori i ricavi dei servizi erogati, trattenendone un’elevata percentuale. E inoltre, si sono dimostrati ampiamente consapevoli circa la sussistenza di attivazioni e di addebiti relativi a servizi non richiesti da parte dei propri clienti mobili’ “.

“Esprimiamo apprezzamento per il lavoro svolto dal Garante -conclude l’avvocato Dona- e ci auguriamo che le aziende di telefonia siano disponibili ad aprire un tavolo di consultazione con le associazioni dei consumatori in modo da trovare le giuste modalità per rimborsare gli utenti ed evitare che casi del genere si ripetono; intanto i consumatori che hanno riscontrato problemi simili in bolletta possono contattare i nostri sportelli“.

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