Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 28 luglio 2011 – Le associazioni Unione Nazionale Consumatori e Codici, a quattro giorni dal rogo alla stazione Tiburtina, che ha creato caos al trasporto ferroviario nazionale e regionale del Lazio, confermano l’intenzione di avviare una class action ai sensi dell’art. 140-bis del Codice del Consumo.
“L’incidente della stazione Tiburtina ha provocato disagi che devono essere risarciti – è quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) – Non sappiamo quando la seconda stazione della Capitale tornerà del tutto operativa, considerato, però, il periodo di partenze e l’importanza della stazione per i collegamenti con l’aeroporto e per chi vive fuori città, ci auguriamo che oltre ad accelerare il più possibile i lavori, si garantisca a chi viaggia un’informazione puntuale e precisa”.
“I disagi causati ai pendolari e agli utenti del trasporto ferroviario sono rilevanti. Ancora ad oggi il servizio ferroviario stenta a ripartire e il caos perdura – continua Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – I risarcimenti per chi ha patito i disservizi e per chi ancora li subisce sono necessari e doverosi. Molti cittadini sono stati costretti ad utilizzare mezzi alternativi al treno pur avendo pagato un biglietto di viaggio, altri ancora hanno rinunciato alla vacanza, altri sono rimasti per ore bloccati in stazione senza che venisse data loro un’adeguata informazione. Insomma – conclude Giacomelli – le criticità riscontrate e segnalate dai cittadini in questi giorni sono talmente tante da rendersi necessaria un’azione legale altrettanto estesa che vada a tutelare i diritti dei cittadini”.
Per questo motivo l’Unione Nazionale Consumatori e l’associazione Codici stanno studiando una class action per il risarcimento dei danni causati a chi è rimasto bloccato per ore, a cominciare dai molti pendolari coinvolti. Quanti hanno vissuto tale disagio possono manifestare la propria disponibilità a partecipare all’azione, contattando i nostri sportelli.