TRASPORTI: denunciata Car2go per gli aumenti del parcheggio in periferia
La decisione di Car2go di chiedere un sovrapprezzo di 4,9 euro a chi lascia l’ auto in periferia, finisce all’Autorità dei Trasporti. L’Unc ha deciso, infatti, di presentare un esposto al Comune di Milano, all’Autorità di Regolazione dei Trasporti e all’Antitrust su questa vicenda e su altre anomalie segnalate dagli utenti su Car2go.
Roma, 23 agosto 2015 – “Chiediamo di accertare se l’operatore sta rispettando la delibera della Giunta n. 1148 del 10/6/2013, la n. 338 del 27/2/2015 e la determinazione dirigenziale di autorizzazione al servizio. Numerose, infatti, le anomalie segnalate dai consumatori” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo le prescrizioni del Comune, infatti, “il servizio dovrà essere disponibile senza nessuna imposizione minima né in termini temporali, né in termini di distanza“, ma questo sovrapprezzo è, di fatto, una discriminazione. Fino al 19 agosto, inoltre, non vi era traccia sul sito dei famigerati 4,90 euro. Solo ora, ossia dopo le polemiche sui giornali, compare la voce “Costo di fine noleggio in zone a tariffazione aggiuntiva“.
Peccato che secondo le loro stesse condizioni contrattuali è addirittura un obbligo del consumatore (art. 8, lettera k) “consultare con ragionevole frequenza il Portale Internet per prendere visione di ogni aggiornamento“. Già, ma se non viene aggiornato …..
A tal proposito il call center 800 835 834, indicato ancora oggi sul sito, risulta irraggiungibile (“Informazione gratuita, attenzione, il numero selezionato è inesistente” dice la solita vocina automatica). Solo il numero dedicato alle emergenze (02-60063093) è attivo, ma la delibera n. 1148 del 10/6/2013 prescrive in modo chiaro ben altro, ossia che il call center sia sempre e comunque attivo, indipendentemente dalla ragione per cui uno chiama (si legge nella delibera: “il gestore dovrà garantire un servizio di call-center attivo in tutto il periodo di erogazione del servizio“).
Rispetto al canone di 1.100 euro che Car2go paga al Comune per ogni veicolo, a differenza di quanto sostenuto in risposta al nostro comunicato del 19/8 dall’Ad di Car2go, Gianni Martino, andrebbe precisato che non si tratta solo del corrispettivo “per il transito in Area C e la sosta sulle strisce gialle e blu“, ma più in generale (come scritto nella delibera del Comune n. 1148/2013) “per l’utilizzo del suolo comunale e dei servizi comunali tra cui anche quelli manutentivi“. Inoltre va detto che le società di car sharing, con la delibera n. 338 del 27/2/2015, usufruiscono o usufruiranno di uno sconto per “l’avvio del servizio integrato sul territorio extracomunale” e per “l’ampliamento sperimentale del servizio alla città metropolitana” di importo pari al 4% del canone “per ogni Comune dell’Area Urbana in cui verrà attivato il servizio”. “Una ragione in più per non far pagare questo balzello di 4,90 ai consumatori sulla cui legittimità è bene che si pronuncino il Comune di Milano e l’ART” ha dichiarato Dona.
Infine, nell’esposto dell’Unione Nazionale Consumatori (per questo anche all’Autorità Antitrust) si evidenziano alcune clausole delle Condizioni contrattuali che sembrano volte a limitare illegittimamente la responsabilità della società “per violazioni contrattuali dovute a colpa lieve”.