TRASPORTI: Enac avvisa, basta voucher per voli aerei
Comunicato stampa Unione Nazionale Consumatori
In caso di cancellazione del volo non è più applicabile la normativa su voucher ma devono scattare i rimborsi.
Roma, 18 giugno 2020 – “Giustissimo l’avviso dell’Enac” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il richiamo dell’Enac ai vettori aerei
di rispettare il Regolamento comunitario di tutela dei passeggeri. Per l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ora, in caso di cancellazioni di voli, “la normativa applicabile è il Regolamento Comunitario n. 261 del 2004, che prevede, per le cancellazioni, l’informativa al passeggero, la riprotezione, il rimborso del prezzo del biglietto (non la corresponsione del voucher) e la compensazione, ove dovuta“.
“Insomma, la normativa sui voucher non è più applicabile. E’ evidente, infatti, che tutta la legislazione d’urgenza introdotta dal Governo con il Cura Italia è venuta meno, visto che ora è superata la fase del lockdown e dell’emergenza Covid, che fungevano da presupposto giuridico per la deroga alla normativa europea” prosegue Dona.
“Insomma, aver introdotto i voucher al posto del corrispettivo in denaro, sia per i voli aerei che per i pacchetti turistici, è illegittimo, sia perché in contrasto, rispettivamente, con il Regolamento (CE) n. 261/2004 e la Direttiva (UE) 2015/2302, come evidenziato sia dall’Antitrust che dalla Commissione Ue, sia perché ora è finita la fase emergenziale, visto che dal 3 giugno sono regolarmente ripresi tutti i voli all’interno dell’Unione Europea” aggiunge Dona.
“E’ evidente, quindi, che ora le compagnie aeree devono applicare, senza se e senza ma, il Regolamento (CE) n. 261/2004 sia se l’aeroporto di partenza è in un paese membro dell’UE sia se l’aeroporto di arrivo è in un paese dell’UE, qualora il vettore aereo sia comunitario” conclude Dona.
L’Enac, infatti, informa che dal 3 giugno 2020 sono state rimosse le restrizioni alla circolazione delle persone fisiche all’interno del territorio nazionale e nell’area europea, Schengen, Regno Unito e Irlanda del Nord.