TRASPORTI: le proposte dell’UNC su taxi, NCC e servizi alternativi come Uber
Roma, 27 febbraio 2015 – Il Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi ha incontrato ieri, a Torino, le associazioni di consumatori per raccogliere le loro posizioni in materia di trasporto collettivo non di linea, ossia taxi, noleggio con conducente (NCC) e trasporti alternativi, tipo Uber.
Per l’Unione Nazionale Consumatori l’aver accantonato la materia nel recente ddl concorrenza è un cattivo segnale che non fa presagire nulla di buono, anche perché la materia urge, invece, di una nuova regolamentazione, considerato che attualmente la legislazione è talmente antidiluviana da non considerare la possibilità di ricevere una prenotazione tramite app, non contempla la sharing economy, oltre a costringere gli autisti di noleggio ad un servizio antieconomico ed inefficiente, iniziando e finendo ogni servizio nella loro rimessa, allungando così inutilmente il percorso, con un aumento del costo del viaggio, dell’inquinamento e del traffico cittadino.
Ma per l’UNC l’urgenza dipende soprattutto dal fatto che i taxi di Milano sono assolutamente insufficienti in occasione di eventi importanti, come la settimana della moda, il Salone del mobile ecc ecc. Tutti i tentativi di aumentare le licenze, fin dal sindaco Albertini, sono finora falliti. L’imminenza dell’evento Expo rendeva, quindi, necessario rivedere la normativa già nel ddl concorrenza e, anzi, sarebbe addirittura auspicabile un decreto legge, se non si vuole, in occasione di Expo, fare una magra figuraccia internazionale.
Di seguito le proposte avanzate dall’UNC all’Autorità dei Trasporti, che mirano a consentire l’utilizzo di piattaforme tecnologiche e le nuove forme innovative di trasporto legate alla sharing economy, oltre che a mettere in concorrenza taxi e noleggio con conducente, sovrapponendo, almeno in parte, i due servizi:
1) sì alla multicanalità nella mobilità cittadina e alle nuove forme di mobilità personale su chiamata;
2) sì alle proposte contenute nella bozza del ddl concorrenza e poi ritirate, ossia abolizione dell’art. 3 comma 3, art. 5 bis, art. 8 comma 3 (limitatamente alle parole “situati nel territorio del comune che ha rilasciato l’autorizzazione”) e art. 11 comma 4 della legge quadro n. 21 del 15 gennaio 1992. In pratica eliminare, per il servizio di noleggio con conducente, l’obbligo di avere la rimessa nel comune che ha rilasciato l’autorizzazione, la possibilità per i Comuni di far pagare per il servizio svolto nel loro territorio, ed il fatto che l’inizio ed il termine di ogni servizio avvenga alla rimessa;
3) UNC ha fatto presente, però, all’Art che per l’Antitrust era necessario rivedere, sempre per la legge n. 21/1992, anche l’art. 11 comma 3 (obbligo di stazionamento esclusivamente all’interno della rimessa) e 11 bis (le sanzioni esagerate per chi trasgredisce);
4) revisione anche dei commi 1 e 2 dell’art. 3, in modo che le prenotazioni possano avvenire non solo presso la rimessa, ma anche con l’utilizzo di piattaforme tecnologiche, ad es. via smartphone;
5) revisione degli art. 11 comma 2 e art. 2 comma 1, in modo che sia gli autisti di noleggio che i tassisti possano operare anche oltre i confini del comune che ha rilasciato loro la licenza. Provvedimento, questo, molto urgente in previsione di Expo;
6) accogliere tutte le proposte dell’Antitrust contenute nella segnalazione del 3 marzo 2004. Ossia compensare gli attuali tassisti per la perdita di valore della licenza (o con indennizzo, finanziato ad es. da una procedura d’asta per le nuove licenze, o con doppia licenza, consentendo il cumulo delle licenze, anche se in modo limitato) e poi liberalizzare l’accesso alla professione;
7) licenze part time per orari di punta e bandi temporanei per eventi tipo Expo.