UBER: Giudice dimentica che seconda auto a Milano costa 2418 Euro
Roma, 26 dicembre 2015 – “Uno studio dell’UNC sulla mobilità di Milano dimostra che la motivazione con la quale il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti, ed in particolare la considerazione che Uber-pop non genera vantaggi alla collettività, è fondata su presupposti sbagliati” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
Il giudice, infatti, ha considerato solo le diseconomie esterne, come consumo energetico e inquinamento atmosferico, e non ha calcolato i costi che i cittadini milanesi devono sostenere per mantenere la seconda auto: 2418 euro all’anno.
“Queste forme innovative di trasporto possono consentire ad una famiglia di non acquistare una seconda autovettura, risparmiando così su tutti i costi fissi, come rc auto, manutenzione del veicolo, posteggi” ha proseguito l’avv. Dona.
Anche considerando un uso poco intensivo della seconda auto, con 3 spostamenti a settimana per 46 settimane, un milanese (cfr. tabella A) paga 552 euro per ricovero e parcheggio, 136 euro di bollo, 451 di rc auto. Il totale è di 2418 euro. Anche scorporando il costo dell’Area C la stangata è di 1728 euro.
Se poi si analizza la convenienza su un singolo spostamento (un viaggio di 11 km andata e ritorno a 22 km/h), mentre i taxi costano tra 34,30 euro (nel caso lo si trovi libero e si prenda al volo) e 41,40 (in caso di chiamata alla centrale), ecco che il consumatore decide di spostarsi utilizzando le nuove forme di mobilità cittadin,a il costo oscilla da 3,9 a 8,7 euro.
Leggi la nostra inchiesta “Bus, taxi, car sharing: cosa conviene di più?”
Di seguito le tabelle citate.