TRASPORTI: Tribunale fa regalo ai tassisti bloccando “Uber Pop”
Il Tribunale di Milano ha disposto il blocco di ‘Uber-pop’: una legislazione moderna non dovrebbe prescindere dall’esistenza della sharing economy, che rappresenta il nuovo che avanza ed una nuova frontiera per i consumatori.
Roma, 26 maggio 2015 – “Un regalo alla lobby dei tassisti” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la sentenza del Tribunale di Milano che ha disposto il blocco di ‘Uber-pop’, uno dei servizi messi a disposizione dalla app Uber, su tutto il territorio nazionale.
“Se le leggi sono antidiluviane e non riescono a stare al passo con l’innovazione, vanno interpretate con senso logico” ha proseguito Dona. “E’ evidente che c’è un vuoto normativo in materia, ma questo vuoto non può essere colmato dai giudici. Per questo chiediamo al Governo di intervenire e al Parlamento di legiferare sul punto. Ricordiamo che proprio dal ddl concorrenza, ora in discussione, il capitolo sul Trasporto pubblico non di linea è stato accantonato, guarda caso per le proteste dei tassisti. L’UNC chiede di reintrodurlo e di potenziarlo, disciplinando servizi come quelli di Uber. Una legislazione moderna, infatti, non può prescindere dall’esistenza della sharing economy, che rappresenta il nuovo che avanza ed una nuova frontiera per i consumatori” ha concluso l’avv. Dona (segui @massidona su Twitter).
Ricordiamo che nella prima bozza del ddl concorrenza era prevista l’eliminazione dell’obbligo, per il servizio di noleggio con conducente, di avere la rimessa nel comune che ha rilasciato l’autorizzazione ed il fatto che l’inizio ed il termine di ogni servizio dovesse avvenire alla rimessa.