Comunicato stampa dell’Unione Nazionale Consumatori
Roma, 26 febbraio 2012 – "Non sarà certo una denuncia campata in aria come quella di Trenitalia ad intimidirci: continueremo con ancora più forza a difendere i cittadini vittime dei disagi legati al trasporto su rotaia." È questa la posizione delle associazioni di consumatori aderenti a Casper – Comitato contro le speculazioni e il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori) che annunciano l’avvio di un procedimento a loro carico da parte della Procura della Repubblica di Roma.
Questi i fatti: nel corso di una manifestazione di protesta per i disservizi ferroviari, organizzata oltre un anno fa (il 13 gennaio del 2011), i presidenti delle organizzazioni Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori si presentarono presso la sede delle Ferrovie dello Stato per consegnare un water (con tanto di fiocco regalo), scelto come simbolo delle tante proteste giunte dai passeggeri e relative alla qualità del servizio ferroviario e del pessimo stato delle toilette presenti sui treni italiani.
“Gli utenti sono sempre più insoddisfatti del trasporto ferroviario italiano -spiegavano quel giorno le 4 associazioni: ad assillare i passeggeri non sono solo guasti, disservizi e continui ritardi dei treni, ma e’ anche la qualità del servizio una volta saliti a bordo. In particolare il problema maggiormente segnalato dai viaggiatori e’ lo stato delle toilette nei convogli: troppi i bagni guasti o inagibili, mentre quelli utilizzabili versano in condizioni pietose”.
Proprio in riferimento alle toilette dei treni costantemente fuori uso, Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori tentarono di regalare il 13 gennaio un water simbolico ai vertici delle Fs presenti all’incontro, ma l’ing. Mauro Moretti e gli altri dirigenti delle Ferrovie non gradirono affatto il dono, al punto che fecero intervenire le forze dell’ordine ed impedirono ai rappresentanti di Casper di partecipare alla riunione, presentando nei loro confronti una denuncia in Procura. Proprio a seguito di tale denuncia la Procura della Repubblica di Roma (pm dott. Antonio Calaresu) ha deciso di indagare i presidenti Carlo Pileri (Adoc), Carlo Rienzi (Codacons) e Massimiliano Dona (Unione nazionale consumatori), presenti quel giorno alla consegna del water, per il reato di “Violazione di domicilio”, regolato dall’art. 614 del codice penale il quale recita testualmente: “Chiunque si introduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clandestinamente o con inganno, è punito con la reclusione fino a tre anni”.
La comicità di tale accusa è assolutamente evidente – affermano i tre presidenti. Quel giorno, infatti, entrammo nell’androne della sede FS di Piazza della Croce Rossa scortati dalle forze dell’ordine, e chiedemmo di poter parlare con i dirigenti delle Ferrovie, i quali rifiutarono di incontrarci. Lasciammo il water agli addetti alla reception, con preghiera di farlo avere all’ing. Moretti ed uscimmo dai locali. Non si ravvede in ciò alcuna violazione di domicilio, non essendo l’ingresso della sede delle Ferrovie un locale privato e non essendoci stata alcuna forzatura da parte nostra".
Nella realtà – spiegano Adoc, Codacons, Movimento difesa del cittadino e Unione nazionale consumatori – la denuncia presentata da Mauro Moretti e da Trenitalia è solo un maldestro tentativo di tappare la bocca ai consumatori, e di impedire agli utenti di protestare contro i disservizi ferroviari. Ma proseguiremo nel nostro diritto-dovere di assistere i cittadini vittime dei disservizi ferroviari."
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