UBER: su Uber-Pop, intervenga il Governo
Il Tribunale di Milano ha respinto l’istanza di sospensione del blocco dell’ app “Uber-pop” presentata dalla società, secondo l’Unc la vicenda non può essere risolta nelle aule di giustizia
Roma, 10 giugno 2015 – “Il tribunale di Milano ha respinto l’istanza di sospensione del blocco della app “Uber-pop” presentata dalla società, dopo il provvedimento di inibitoria del servizio dello scorso 26 maggio per concorrenza sleale nei confronti dei taxi. La società deve disattivare il servizio entro oggi.
“La soluzione non può che essere politica. Non possono essere i giudici a dipanare la matassa. E’ evidente che il vuoto normativo, messo in evidenza anche dall’Autorità dei trasporti, non può essere colmato a suon di sentenze, nelle aule di giustizia. I giudici, infatti, non possono applicare leggi vecchie e superate” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“E’ evidente che se si pretende di inserire Uber o negli articoli sui taxi o in quelli che disciplinano il noleggio con conducente, si può sempre trovare qualcosa che non va. Peccato che anche l’Authority abbia qualificato Uber come una terza formula di trasporto non di linea: i servizi tecnologici per la mobilità. La sharing economy, insomma, è una cosa nuova e diversa, che va normata. Per questo chiediamo a Governo e Parlamento di accogliere le proposte dell’Autorità dei trasporti, inserendo le modifiche nel ddl concorrenza ora in discussione alla Camera” ha concluso l’avv. Dona.