Sarebbe un esproprio prevedere che che una casa possa essere venduta solo se efficiente dal punto di vista energetico.
Roma, 9 dicembre 2021 – “Al di là del fatto che non si capisce e non sappiamo quello che vuole fare la Commissione Ue, sia chiaro fin da ora che faremo le barricate contro qualunque norma che impedisca la libera vendita di una casa solo perché ha una bassa classe energetica” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando le indiscrezioni di stampa sulla bozza della revisione della direttiva sul rendimento energetico degli edifici che la Commissione europea si appresterebbe a presentare e che potrebbe prevedere l’obbligo di rinnovo energetico prima della vendita per edifici e abitazioni.
“Si tratterebbe di fatto di un esproprio che impedirebbe la vendita di un edificio, visto che non tutti possono permettersi di ristrutturare un appartamento, magari ereditato, prima di poterlo vendere. Sarebbe una violazione del diritto di proprietà privata fissato dall’art. 42 della Costituzione” conclude Dona.
Secondo le indiscrezioni della stampa, per ora non confermate, oltre che non concordanti, per vendere o affittare un edificio residenziale, case e appartamenti, dovranno rientrare almeno nella classe E dal 2027, D dal 2030, C dal 2033.