Al via da domenica 1° ottobre il Trimestre anti-inflazione. Uno spettacolo scadente, un patto senza alcun impegno preciso.
Roma, 28 settembre 2023 – “Uno spettacolo scadente” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il varo di del Patto anti-inflazione a partire da domenica prossima.
“Un patto senza obblighi e senza alcun impegno preciso, in cui ci si appella al buon cuore di chi lo ha sottoscritto, perché diventi più buono. Un fioretto in previsione del prossimo Natale. Una presa in giro per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese: ci si approfitta del fatto che a ottobre dello scorso anno si era raggiunto il record dell’inflazione, +11,8% contro il +5,4% tendenziale di agosto 2023, meno della metà, per poter cantare vittoria e gridare al successo del trimestre anti-inflazione, dato che, nel confronto tra ottobre 2023 e ottobre 2022, sarà inevitabile un crollo dell’inflazione. Ma si tratterà solo di un effetto ottico dovuto alla matematica” conclude Dona.
Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, infatti, se già oggi prendiamo i dati Istat di agosto 2023 e li confrontiamo, non con quelli di agosto 2022 ma con quelli di ottobre 2022, l’inflazione precipita dal +5,4% tendenziale comunicato dall’Istat a +1,2%, 4,5 volte in meno, pur essendo i prezzi di agosto 2023 esattamente gli stessi. Analogo miraggio si ha anche per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, la cui inflazione nel mese di agosto 2023 passa da +9,9% a +5,6%, a seconda che la confrontiamo con agosto 2022 o con ottobre 2022. Se a questo si aggiunge che l’inflazione sta rallentando di mese in mese, che a giugno e luglio quella congiunturale era già pari a zero, il quadro si completa e la riduzione, da qui a ottobre, potrà essere ancora maggiore, indipendentemente dal Patto anti-inflazione.