Molti consumatori si rivolgono ai nostri sportelli perché, nonostante la nuova Bolletta 2.0, hanno difficoltà a capire cosa effettivamente stanno pagando: cerchiamo dunque di fare chiarezza con questo approfondimento realizzato nell’ambito del Progetto “No problem – Assistenza, informazione, incontri con le Associazioni dei consumatori”
Il primo aspetto piuttosto evidente nella nuova bolletta è il formato più asciutto ed essenziale: tutte le informazioni sono in una pagina fronte-retro; una versione completa (quella vecchio stile con tutte le notizie di dettaglio) sopravvive adesso solo in due casi: se il consumatore ha chiesto di ricevere la bolletta soltanto via e-mail o se si richiede espressamente al fornitore di luce e gas la versione completa. Una volta l’anno, inoltre, come imposto dall’Autorità, un grafico a torre (con degli istogrammi) ci farà vedere a colpo d’occhio quanto abbiamo speso nei singoli mesi, in modo da mettere in campo se necessario una strategia di risparmio.
Andando nel dettaglio: la bolletta 2.0 introduce novità sia per il servizio di maggior tutela che per il mercato libero.
Nella bolletta per il servizio di maggior tutela troviamo indicate, in maniera distinta:
– la voce “spesa per la materia energia/gas naturale”, che sostituirà le voci relative al servizio di vendita (consumi fruiti, relativi al prezzo dell’energia, della commercializzazione e del dispacciamento);
– la voce “spesa per il trasporto e la gestione del contatore”, che sostituirà le voci relative ai servizi di rete (ad esempio i costi di trasporto dell’energia elettrica sulle reti di trasmissione nazionali, di distribuzione locale e i costi di gestione del contatore);
– la voce “spesa per oneri di sistema”, che metterà insieme varie voci fino ad oggi inglobate nella quota relativa ai servizi di rete (ad esempio gli incentivi alle fonti rinnovabili e alle imprese a forte consumo di energia);
– i ricalcoli effettuati a seguito di conguagli o di correzione di errori;
– l’eventuale bonus sociale goduto dall’utente.
Nelle bollette relative ai contratti su mercato libero, invece, i gestori avranno più libertà nello strutturare la bolletta ma dovranno comunque indicare separatamente le voci che riguardano:
– spese per il trasporto e la gestione del contatore e per gli oneri di sistema;
– ricalcoli relativi a conguagli o correzioni;
– partite delle quali va specificata la natura (ad esempio in caso di computo di indennizzi);
– l’eventuale bonus sociale goduto dall’utente.
Novità molto importante, che si applicherà sia ai contratti a maggior tutela che a quelli su libero mercato, riguarda i costi medi. Ogni bolletta 2.0 deve infatti indicare:
– il “costo medio unitario della bolletta”, cioè il rapporto tra l’importo totale (tasse incluse) e i consumi fatturati;
– il “costo medio unitario della sola spesa per la materia energia/gas naturale”, cioè il rapporto tra la voce di spesa “per la materia energia/gas naturale” e i consumi fatturati.
Come detto, almeno una volta l’anno dovranno inoltre essere indicati in bolletta:
– il dettaglio del consumo degli ultimi dodici mesi, in forma grafica chiara;
– la data di attivazione della fornitura;
– la data di attivazione di modifiche contrattuali;
– la tensione di alimentazione (solo per l’energia elettrica).
Questa semplificazione renderà più facile la vita ai consumatori? Noi ce lo auguriamo, intanto leggi la nostra posizione.
Per maggiori informazioni o assistenza contattare i nostri esperti scrivendo a [email protected].
Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 11 luglio 2018
Come si legge la bolletta 2.0 di luce e gas
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