Si poteva prorogare il mercato tutelato?

Redazione UNC
13 Gennaio 2024
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Il mercato tutelato è ufficialmente chiuso, per i non vulnerabili. Dal 10 gennaio quello del gas, dal 1° luglio quello della luce. Resta invece per i vulnerabili.

Sulla fine del mercato tutelato di luce e gas, noi di  UNC abbiamo espresso più volte le nostre perplessità, convinti che si dovesse e potesse prorogare. Anche il PNRR l’avrebbe permesso. 

1) CHE DIFFERENZA C’È TRA MERCATO TUTELATO E MERCATO LIBERO?
2) QUANDO FINISCE IL TUTELATO?
3) COME CAPIRE SE SI E’ NEL MERCATO LIBERO O TUTELATO?
4) CHI SONO I CLIENTI VULNERABILI?
5) COSA È SUCCESSO A CHI NON È PASSATO AL MERCATO LIBERO?
6) CHI È GIÀ PASSATO AL MERCATO LIBERO E VUOLE RIENTRARE NEL TUTELATO, PUÒ ANCORA FARLO? E COME?
7) CON CHE VENDITORE DELLA LUCE SIETE, ESSENDO PASSATI AL SERVIZIO A TUTELE GRADUALI?
8) COSA C’È DA SAPERE SUL GAS E LE PLACET IN DEROGA
9) COSA CONSIGLIAMO
10) FINE DEL MERCATO TUTELATO, ATTENZIONE ALLE TRUFFE
11) CAMBIO FORNITORE: VEDIAMO COSA FARE
12) POTETE FARE ALTRO PER SCEGLIERE IL FORNITORE?
13) QUALE OFFERTA? FISSO O VARIABILE? MONORARIA O PER FASCE?

14) SI POTEVA PROROGARE IL MERCATO TUTELATO?

NEL PNRR al numero sequenziale m1c2-7, alla misura riforma 2: Leggi annuali sulla concorrenza, che ha come traguardo: entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia, nella descrizione è scritto: 

Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia per:  

i. ELIMINARE GRADUALMENTE i prezzi regolamentati per le microimprese e le famiglie A PARTIRE DAL 1° GENNAIO 2023;  

ii. Adottare misure di accompagnamento per sostenere la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell’energia elettrica. 

Dette misure di accompagnamento dovranno almeno:  

– prevedere aste per la base clienti per garantire parità di condizioni ai nuovi operatori;  

– fissare un tetto alla quota massima di mercato a disposizione di ciascun fornitore;  

– consentire ai consumatori italiani di chiedere al fornitore di energia di comunicare i loro dati di fatturazione a un fornitore terzo;  

aumentare la trasparenza della bolletta dell’energia elettrica consentendo ai consumatori di accedere alle sottocomponenti delle “spese per oneri di sistema”;  

eliminare l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell’energia”  

Il traguardo di iniziare a eliminare il mercato tutelato a partire dal 1° gennaio 2023 (non 2024) era stato conseguito con il passaggio al mercato libero delle microimprese e la luce delle parti comuni dei condomini, tanto che la terza rata, che si dà a consuntivo, è stata incassata mesi fa. 

Non c’è un termine entro cui completare il processo, che quindi poteva essere rinviato di 1 anno in attesa di tempi migliori. Inoltre, le misure di accompagnamento, fondamentali per aumentare la concorrenza, non sono state attuate, dall’eliminazione del Canone Rai in bolletta (oneri non collegati all’energia) al tetto ai fornitori, fino a quello più importante di aumentare la trasparenza della bolletta. Troppo facile considerare solo gli impegni che fanno comodo e non quelli più importanti che avrebbero aiutato non le società ad arricchirsi ma le famiglie a pagare le bollette. 

15) PERCHE’ ANDAVA PROROGATO?

1) TRASPARENZA. Perché la bolletta non è trasparente e il prezzo non è chiaro. Il consumatore non sa quanto sta effettivamente pagando la luce al kWh e il gas al metro cubo. Come può una famiglia scegliere un fornitore se non sa quanto sta pagando ora e quanto finirà per pagare dopo? 

Arera sta lavorando alla modifica e all’aggiornamento della bolletta 2.0 per renderla più trasparente, ma ci vorranno mesi perché questo processo arrivi a conclusione. 

Era prevista una campagna informativa per aiutare il consumatore, partita troppo in ritardo oltre ad essere lacunosa. 

2) CONCORRENZA. Perché ancora non è un mercato libero, un mercato concorrenziale, ad esempio perché non c’è il tetto ai fornitori. Non vi può essere vera concorrenza se i primi due operatori dell’energia elettrica detengono il 58% dei clienti domestici del mercato libero e nel gas i primi 4 fornitori arrivano al 54%.  

Inoltre ci sono situazioni di quasi monopolio a livello locale per molte municipalizzate ex monopoliste di quella zona. 

3) TROPPE FAMIGLIE ERANO ANCORA NEL TUTELATO.  

4) PREZZI MAGGIORI NEL LIBERO. Perché nel libero i prezzi da gennaio a luglio 2024 sono meno convenienti del tutelato. Lo confermano i dati Istat e Arera. 

5) AUMENTO DEI PREZZI. Perché la fine del regime tutelato per i non vulnerabili potrebbe portare a un rialzo dei prezzi o a un calo minore, dato che, riducendo il ruolo di Acquirente Unico che acquista all’ingrosso energia elettrica per il mercato tutelato si riduce la concorrenza. Inoltre viene meno per i non vulnerabili il ruolo che Arera ha svolto in questo periodo di turbolenze dei mercati per contenere i rincari, ruolo che ha consentito di avere nel mercato tutelato rialzi inferiori rispetto al mercato libero, come attestano i dati Istat.  

ARERA, infatti, da ottobre 2022 ha deciso per il gas: 

1) di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano. PSV (PUNTO DI SCAMBIO VIRTUALE, praticamente il mercato all’ingrosso italiano); 

2) di passare dall’aggiornamento trimestrale del prezzo a quello mensile, per intercettare prima eventuali diminuzioni;  

3) PREZZO EX POST E NON EX ANTE: il valore della componente materia prima per la tutela gas viene deciso all’inizio di ogni mese successivo al mese di riferimento, permettendo di non trasferire al consumatore i costi di copertura del rischio e di trasferirgli invece, immediatamente, i vantaggi derivanti da eventuali decisioni assunte, come il tetto al prezzo del gas assunto a livello europeo.  

6) PREZZI TROPPO INSTABILI per via delle tensioni internazionali (guerra in Ucraina. Israele – Gaza e possibile coinvolgimento dell’Iran), oggi diventa anche difficile scegliere tra prezzi fissi e variabili. Il prezzo fisso può convenire a condizione che i prezzi salgano, ma non certo se scendono. Nessuno, però, può seriamente prevedere cosa succederà nel corso di tutto il 2024.  

In caso di dubbi: contattate lo Sportello energia dell’Unione Nazionale Consumatori o chiamate il numero verde Arera 800 166 654  dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18, esclusi i festivi. Il servizio è gratuito da rete fissa e mobile.

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