E voi lo sapevate come difendersi dalla truffa del catalogo nelle vendite porta a porta?
Vi mostrano un catalogo ma poi chiedono una firma
Oggi parliamo delle frodi porta a porta. E in particolare della famigerata truffa del catalogo: i malintenzionati, suonano alla vostra porta con la scusa di mostrarvi semplicemente un catalogo di prodotti convenienti. Prima di andare via, però, vi chiedono una semplice firma come ricevuta del catalogo (ma funziona anche con la tessera sconti). A quel punto, all’insaputa del malcapitato, attivano un contratto con il quale il consumatore si è impegnato a pagare cifre per l’acquisto di prodotti che, negli anni, possono arrivare fino a 9000 euro.
Ogni anno, con Consumatori.it gestiamo centinaia di casi simili, quindi lo schema è ben collaudato e vi assicuro: funziona! La truffa del catalogo segue uno schema tanto semplice quanto diabolico. La persona che si presenta alla nostra porta è ben vestita e di modi professionali: sostiene che la visita è senza impegno, vuole semplicemente lasciarci in visione un catalogo in cui sono inseriti degli sconti speciali per l’acquisto di oggetti presso un punto vendita di prossima apertura. Una volta compreso che la vittima è interessata alle presunte offerte del catalogo arriva la richiesta di una “firmetta” perchè si possa poi certificare l’effettiva consegna dei cataloghi.
Spinti dalle allettanti offerte molti firmano
Spinti dalle allettanti offerte molti firmano fogli che solo in un secondo momento si riveleranno essere in realtà un contratto vero e proprio. Un accordo “capestro” nel quale ci si impegna a procedere all’acquisto di oggetti (detto tra noi persino di scarsa qualità), che possono arrivare a costare migliaia di euro. L’obiettivo dei truffatori, quindi, una volta estorta la firma del contratto, diventa quello di far trascorrere i 30 giorni giorni attualmente previsti per esercitare il suo diritto di recesso (prima erano 14 giorni). Trascorso un mese, a casa del malcapitato si presenterà un nuovo venditore che, mostrando il contratto firmato, ne chiederà l’adempimento. Solo a questo punto se il consumatore rifiuterà di fare acquisti sul catalogo, l’addetto si farà più insistente arrivando a minacciare di avviare una causa legale qualora non si voglia effettuare il pagamento stabilito. Comprensibilmente presi dal panico, molti si faranno convincere.
Anche perchè l’abile truffatore inscena una finta telefonata con i responsabili dell’azienda millantando la possibilità di poter ottenere uno sconto. Ancora una volta si tratta di un’abile tecnica (la telefonata ovviamente è concordata) utile allo scopo di indurre la vittima ad accettare di pagare poco e subito (talvolta in contanti) per liberarsi della scocciatura!
Come difendersi dalla truffa del catalogo?
Come difendersi dalla truffa del catalogo? Controllare sempre ciò che si sta firmando non cadendo nel tranello del “mi basta una firmetta qui”. Farsi rilasciare sempre una copia di quello che si è firmato è un’abitudine che è bene assumere. Nel caso invece si abbia comunque il dubbio di aver firmato un modulo impegnativo, esercitare comunque il diritto di recesso nel termine che è attualmente di 30 giorni dalla ricezione dei prodotti. Ma nulla vieta di farlo ancor prima di aver ricevuto la merce a casa! In ogni caso anche dopo i 30 giorni è possibile rimediare contestando il contratto quindi nessuna paura: potete contestare i vizi del consenso essendo stati indotti in errore. Se hai bisogno di assistenza contatta il nostro sportello dedicato alla tuffa del catalogo qui
Le truffe sono un argomento che ho approfondito molto anche nel mio libro, puoi preordinarlo qui: Il carrello dalla parte del manico
Per conoscere gli altri consigli e sapere come far valere i tuoi diritti ascolta: Come difendersi dalla truffa del catalogo nelle vendite porta a porta
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 26 luglio 2023