E voi lo sapevate che continua la crescita dell’ecommerce, ma non mancano le truffe?
Eccomerce, un fenomeno in continua crescita
Oggi parliamo di ecommerce. Del resto il fenomeno è in continua crescita come certificato in questi giorni dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) che ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni: a settembre 2022 complessivamente 38,1 milioni utenti unici si sono collegati a siti/app di ecommerce, pari all’86.4% di coloro che hanno utilizzato Internet nel mese. In crescita di 448 mila utenti rispetto a settembre 2021 (+ 1.3%) e in netta crescita rispetto ai 35,5 milioni del settembre 2020 (+7.3%).
Interessante anche il tempo trascorso su siti di ecommerce: 2 ore e 27 minuti, in media, trascorse da ciascun utente navigando su siti/app di vendite online nel mese di settembre 2022. Una tendenza confermata anche dagli ultimi dati di Eurostat, che però posizionano il nostro Paese terzultimo nella UE27, davanti solamente a Romania e Bulgaria per numero di persone che hanno utilizzato la Rete per effettuare acquisti online di beni o servizi. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, vi sono dunque ampi spazi di crescita, a condizione che (insieme alle infrastrutture) si investa anche nella fiducia dei consumatori.
Il caso Yoox
Lo dico perché ha fatto molto rumore la multa inflitta dall’Autorità Antitrust a una delle piattaforme più note nel campo della vendita online di abbigliamento e accessori online: parlo del colosso dell’e-commerce Yoox al quale vengono contestate due pratiche particolarmente gravi nei confronti dei consumatori.
Da un lato la fiducia del consumatore negli acquisti online come canali dove il cliente riceve una protezione ulteriore rispetto ai negozi fisici come, ad esempio il diritto di recesso: su questo versante, Yoox avrebbe “annullato unilateralmente gli ordini online già perfezionati dai consumatori in caso di superamento di determinate soglie di resi, omettendo contestualmente l’informativa sul blocco degli acquisti. Secondo l’Autorità -ascoltate bene- “è emersa una specifica policy aziendale interna che prevede – senza informare i consumatori – l’inibizione della possibilità di effettuare ulteriori acquisti in caso di superamento di determinate soglie di resi, limitando così il diritto di recesso”. In riferimento alla seconda pratica, invece, l’Antitrust ha ritenuto che “Yoox abbia indotto i consumatori ad aderire alle proprie offerte online sulla base della prospettazione di prezzi e sconti ingannevoli”!
L’Autorità motiva la decisione di sanzionare l’azienda sottolineando “la fondamentale importanza di un’informazione trasparente e corretta sulle principali leve economiche-concorrenziali su cui si fondano le decisioni commerciali dei consumatori, come i prezzi e gli sconti applicati”. E’ esattamente questo il motivo per cui vi racconto questa news, essendo un fan dell’ecommerce, sono molto preoccupato per certe derive, tanto più quando ad attuarle sono i (presunti) big dell’ecommerce.
Puoi anche ascoltare questo testo qui: Continua la crescita dell’ecommerce, ma non mancano le truffe
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 25 gennaio 2023