E voi lo sapevate cosa cambia con la direttiva UE sulle case green
Approvazione della Direttiva Casa Green: Cosa Cambia per l’Europa?
Qualche mese fa l’Europa ha approvato in via definitiva la Direttiva sulla prestazione energetica degli immobili (Energy Performance of Buildings Directive, EPBD): hanno votato a favore 20 dei 27 Stati membri, una maggioranza più che sufficiente, ma l’Italia ha votato contro! Perché? Per i molti dubbi sui costi di questa transizione…
Obiettivi della Direttiva Casa Green nel Contesto del Green Deal
L’obiettivo principale della direttiva, che si inserisce nel contesto del grande piano europeo per la transizione energetica “Green Deal” è ampiamente condivisibile: si tratta di ridurre in maniera sostanziale il consumo energetico e le emissioni di gas inquinanti di case e palazzi entro il 2035, per poi puntare alla realizzazione di immobili che non producano emissioni inquinanti entro il 2050.
Libertà degli Stati Membri nell’Attuazione della Direttiva Casa Green
La direttiva europea non introduce obblighi per i singoli proprietari di case, né impone ai Governi di adottare specifiche misure. Ciascuno Stato membro avrà ampia libertà nel definire le proprie politiche pubbliche necessarie per raggiungere gli obiettivi.
Questo aspetto è una delle modifiche più rilevanti introdotte dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel corso dell’esame della proposta della Commissione, che nella sua versione iniziale prevedeva obblighi più stringenti.
Dubbi sui Costi della Direttiva: Chi Pagherà?
Iniziativa «bellissima» e «ambiziosa», ma: «Chi paga?». In effetti non c’è ancora chiarezza sulle spese che dovranno essere sostenute per realizzare gli interventi di ristrutturazione, né come saranno finanziate nel dettaglio. Ci sono varie stime e previsioni, ma tutte piuttosto aleatorie e anche notevolmente discordanti l’una dall’altra. È verosimile che per l’Italia si tratterà di una spesa di alcune centinaia di miliardi, che potranno essere coperti almeno in parte con fondi europei.
Impatto Finanziario della Direttiva Casa Green: Quando Sapremo di Più?
Per sapere il concreto impatto finanziario della direttiva bisognerà quindi attendere di conoscere i dettagli, ed è verosimile che a definirli sarà la nuova Commissione Europea: per comprendere le effettive conseguenze della normativa sul mercato immobiliare italiano, così come negli altri Paesi UE, sarà necessario attendere le normative nazionali, per le quali i singoli Stati hanno a disposizione due anni.
Verso Immobili a Emissioni Zero
L’obiettivo è chiaro, lungimirante e indubbiamente condivisibile: ridurre le emissioni di CO2 a effetto serra e il consumo energetico entro il 2030, traguardo che permetterebbe di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, che vuol dire immobili a emissioni zero, i Net Zero Energy Buildings. Si tratta di costruzioni totalmente autosufficienti dal punto di vista energetico in grado di soddisfare il proprio fabbisogno senza immettere nell’atmosfera eccessi di carbonio e gas serra.
La Sfida della Ristrutturazione degli Edifici Italiani
Ma quante case andranno ristrutturate in Italia da qui al 2050? Oggi gli edifici residenziali in Italia sono oltre 12 milioni, 6 su 10 costruiti più di mezzo secolo fa. Secondo la fotografia dell’efficienza energetica scattata da Enea, oltre la metà degli edifici italiani si ritrova nelle due classi energetiche peggiori, F e G. Cosa significa? Che consumano cinque volte tanto l’energia richiesta dalle case più eco-sostenibili, con un peso che si sente anche sulle bollette da pagare. Queste sono le prime case che andranno ristrutturate, ma non le sole: in totale circa 7 famiglie su 10 dovranno mettere mano al portafoglio.
E voi lo sapevate?
Per saperne di più ascolta il podcast Cosa cambia con la direttiva UE sulle case green
Autore: Massimiliano Dona
Data: 5 settembre 2024