E voi lo sapevate cosa fare se la carta di pagamento viene clonata?
L’ultimo caso gestito dagli sportelli di Consumatori.it riguarda un ammanco di oltre 2500 euro.
Oggi parliamo della clonazione delle carte di pagamento. Perché, che si tratti di una carta di credito o di debito, purtroppo succede! L’ultimo caso gestito dagli sportelli di Consumatori.it riguarda un ammanco di oltre 2500 euro risultato dall’estratto conto bancario per spese non autorizzate.
Il consumatore ci ha raccontato di non aver effettuato la spesa e di non aver ricevuto l’sms di alert che l’emittente della sua carta garantisce di inviare per spese superiori ai 200 euro. (A proposito è molto importante verificare che questa funzione sia attiva!).
Senza contare che spese del genere sono inconsuete per Francesco che solitamente preleva o spende non più di 200 euro. Si trattava quindi di una circostanza anomala che avrebbe potuto attivare una tutela preventiva da parte della banca. Il signor Francesco, convinto di aver ormai perso il suo denaro, si è rivolto al nostro sportello Banche come ultima spiaggia. Prima di arrendersi all’evidenza di essere stato truffato. Ma, come gli hanno spiegato i nostri esperti, fatti salvi i casi di dolo o colpa grave, la banca o l’emittente sono tenute a rimborsare il cliente che lamenti l’addebito di una operazione da lui non autorizzata (al netto dell’eventuale franchigia prevista). Quindi buona notizia: si può intervenire! A una condizione: purché il consumatore abbia custodito le carte e il PIN correttamente. Li abbia utilizzati con diligenza e abbia tempestivamente effettuato il blocco della carta. E, quando richiesto, la denuncia alle autorità competenti.
Grazie al nostro intervento, dunque, l’istituto ha rimborsato il consumatore . Qualora l’emittente non avesse accolto la richiesta (a volte accade), comunque, non tutto sarebbe stato perduto. C’era la possibilità di rivolgersi all’Arbitro Bancario e Finanziario (ABF) il canale per la soluzione bonaria di vertenze come questa.
In ogni caso, come sempre, la prevenzione è la miglior difesa: ecco allora alcuni consigli per evitare le truffe:
I consigli per difendersi dalla carta clonata
· Innanzitutto è importante NON conservare il PIN insieme alla carta di credito o di debito: è il consiglio più semplice, ma siccome molti lo dimenticano, è sempre bene ripassarlo, non si sa mai..
· Quando si fa un prelievo di contanti all’ATM occorre fare attenzione a non essere osservati. E coprire la tastiera quando si digita il codice PIN. É inoltre consigliabile accertarsi che l’accesso all’ATM interno, se prevede il passaggio della carta per aprire le porte, non presenti elementi posticci sulla porta, che potrebbero nascondere un lettore di carte (in linguaggio tecnico chiamato “skimmer”) utilizzato per leggere i dati delle carte inserite e favorirne la clonazione.
· Controllate l’estratto conto della carta. Grazie ad un controllo frequente dei movimenti è possibile limitare i danni segnalando tempestivamente la presenza di addebiti relativi ad operazioni non autorizzate.
· Inoltre, è bene attivare servizi di notifica sms o push per ogni operazione. In modo da poter prendere subito precauzioni in presenza di operazioni anomale.
Ma come dobbiamo muoverci se, controllando l’estratto conto, ci accorgiamo di una transazione “sospetta” o della quale non ci ricordiamo? La prima cosa da fare è contattare la vostra banca o l’emittente della carta per capire di cosa si tratta e bloccare la carta nel caso in cui abbiate verificato di non essere stati voi ad effettuare l’operazione. Normalmente il numero da chiamare è scritto sul retro della carta.
·Dopo aver bloccato la carta è consigliabile sporgere denuncia presso la più vicina stazione dei carabinieri o della polizia.
Insomma dai truffatori che clonano o sottraggono la nostra carta di debito o di credito, possiamo difenderci, per fortuna.
Puoi anche ascoltare questo testo qui: Cosa fare se la tua carta di pagamento viene clonata?
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 27 aprile 2023