E tu che bambola sei? Il trend delle “action figure”

Massimiliano Dona
22 Aprile 2025
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E voi lo sapevate cosa sono bambole “action figure”?

Il nuovo trend della bambola “action figure” personalizzata

Oggi parliamo del nuovo trend delle “action figure” personalizzate.
Le avrete viste sicuramente postate (praticamente da tutti) sui social, quelle rappresentazioni in stile giocattolo da collezione di personaggi famosi o… di noi stessi. Ma c’è qualcosa che proprio non torna!

Come diventiamo bambola “action figure” grazie all’AI

Beh, cosa c’entra questa storia di un vecchio giocattoli con la modernità dell’AI? E’ presto detto: tutti possiamo essere trasformati in bambole, basta una foto, un prompt (cioè una richiesta scritta a ChatGPT) e pochi secondi dopo eccoci lì: impacchettati, con outfit personalizzato, espressione su misura, magari la nostra professione scritta sul fondo della scatola. Possiamo scegliere anche il colore del blister, la posizione della figura e ovviamente gli accessori: un computer, una tazza di caffè, un libro, il nostro cane.

I vip e i brand che cavalcano il trend

Lo hanno fatto tutti, a cominciare dai personaggi famosi: Taylor Swift ha nella confezione un gatto, un microfono e una chitarra. Jannik Sinner? Racchetta, carote, volpe. Ma ci sono anche versioni di Berrettini, di Aldo Giovanni e Giacomo, Carlo Calenda, Giorgia Meloni: sì, anche la politica si è tuffata nel trend. Lo stesso hanno fatto brand importanti come Carrefour, KFC e persino Intesa Sanpaolo. 😱
A prima vista sembra solo un gioco divertente. Ma… c’è qualcosa che non torna! 🤔

Bambola “action figure” e infantilizzazione digitale: i rischi

Il primo punto critico riguarda la rappresentazione di noi stessi come oggetti da collezione. È solo una metafora visiva oppure stiamo davvero interiorizzando l’idea che sia normale vivere in vetrina, confezionati per essere desiderabili e condivisibili? Una bambola non si muove, non parla, è ferma nel suo ruolo. E noi?
Non è banale: questa tendenza rientra in quella che alcuni studiosi chiamano “infantilizzazione digitale”, un ritorno all’estetica adolescenziale, ai filtri da cartone animato, agli occhioni da manga. Pensiamo anche ai filtri che sui social ci trasformano in neonati o pupazzi dagli zigomi paffuti e sorriso fisso. Perché tutti noi, grandi e piccoli, sembrano sempre più attratti da rappresentazioni infantili di sé stessi?

L’impatto sull’identità dei più giovani

Potrebbe sembrare solo una moda passeggera, ma non dobbiamo sottovalutare l’impatto psicologico e culturale di questi contenuti. Per i più giovani, queste immagini diventano modelli di riferimento. Se il nostro avatar ideale è una bambola, se comunichiamo le nostre emozioni attraverso pupazzi e action figure, che tipo di identità stiamo costruendo?

Bambola “action figure” e dati personali: attenzione alla privacy

E poi, dal punto di vista dei consumatori, c’è la questione dei dati: per creare queste immagini, spesso carichiamo la nostra foto su piattaforme di intelligenza artificiale, affidando i nostri dati biometrici a sistemi che non sempre dichiarano in modo trasparente come saranno utilizzati.
Sappiamo davvero dove finiscono le nostre immagini? E se un giorno venissero usate per scopi commerciali, o peggio, per manipolazioni identitarie? E allora che fare? Prendiamone atto: siamo passati dalla narrazione di sé al branding personale e ora alla “giocattolizzazione” della nostra immagine. Tutto diventa contenuto, tutto si trasforma in un potenziale meme. Ma questa estetica così infantile, così confezionata, non rischia di farci perdere ironia, profondità, complessità?
E allora il consiglio di oggi è questo: va bene giocare, divertirsi, sperimentare con l’intelligenza artificiale (l’ho fatto anche io, come avrete visto). Ma facciamolo con qualche consapevolezza in più, chiediamoci sempre perché un certo trend diventa virale, chi lo spinge e soprattutto che effetto ha sui consumatori. Non siamo pupazzi!

Per saperne di più ascolta il podcast E tu che bambola sei?

E voi lo sapevate?

Autore: Massimiliano Dona
Data: 16 aprile 2025

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