E voi lo sapevate come funzionano le truffe dei call center durante lo switching luce e gas?
Il fenomeno delle truffe luce e gas: un problema diffuso
Ogni anno, migliaia di italiani cadono vittime di truffe telefoniche legate alle forniture di energia elettrica e gas. Questi raggiri, spesso sofisticati e ben orchestrati, non avvengono in momenti casuali: molto più frequentemente si concentrano strategicamente durante la fase di switching, ovvero quando un utente sta cambiando fornitore. Ma perché proprio in questo momento? Perchè durante questa fase si verifica un intenso scambio di dati personali e informazioni tecniche tra diversi soggetti: il vecchio fornitore, il nuovo fornitore, il distributore locale (che gestisce fisicamente la rete e il contatore e si occupa dell’aggiornamento dell’ “anagrafica” dei nostri punti di fornitura luce e gas). E poi c’è il Sistema Informativo Integrato (SII), la banca dati dell’Acquirente Unico che, da diversi anni, ha centralizzato lo scambio di informazioni tra i venditori e i distributori di luce e gas, quindi una specie di forziere che fa gola ai predoni di dati!
La vulnerabilità dei consumatori
Nella fase dello switching, i consumatori sono particolarmente vulnerabili: i dati sono in movimento, i sistemi di protezione possono presentare falle temporanee, e la confusione del passaggio può rendere le vittime meno attente a segnali sospetti. Ma come avvengono le fughe di dati? Esistono diverse modalità attraverso cui i truffatori possono venire a conoscenza dello switching in corso a cominciare da pratiche scorrette da parte degli operatori autorizzati che condividono database clienti con terze parti. E poi non mancano attacchi al Sistema Informativo Integrato (SII)
Strategie d’inganno: come operano le truffe luce e gas
Una volta ottenuti i dati dello switching, i truffatori procedono con un copione ben definito: Contattano l’utente proprio quando è in fase di cambio fornitore Si presentano come rappresentanti del nuovo fornitore scelto dall’utente o di enti ufficiali come l’ARERA o le associazioni dei consumatori Creano un senso di emergenza (“È necessario completare subito la procedura altrimenti rimarrà senza fornitura”) Ottengono conferma di dati personali e del codice POD/PDR per finalizzare contratti non richiesti Il timing perfetto è l’elemento chiave che rende queste truffe così efficaci: la vittima è più propensa a credere alla chiamata proprio perché sa di essere effettivamente in una fase di cambiamento della fornitura. Con gravi conseguenze per i consumatori:
- Attivazioni di contratti non richiesti
- Penali per recesso anticipato dal precedente fornitore
- Lunghe procedure di disconoscimento e reclamo
- Stress psicologico e perdita di tempo In molti casi, gli utenti scoprono di essere stati truffati solo quando ricevono la prima bolletta dal fornitore non scelto, settimane o mesi dopo la chiamata fraudolenta.
Come proteggersi: consigli pratici
L’attuale normativa italiana prevede diverse tutele per i consumatori, ma presenta ancora lacune significative ed ecco allora qualche consiglio di autodifesa a cominciare dalla “regola del sospetto”:
- Considerare potenzialmente fraudolenta qualsiasi chiamata non preventivamente annunciata
- Ricordare che nessun operatore legittimo chiederà conferme urgenti al telefono
- Non fidarsi del numero che appare sul display (può essere falsificato)
- Riagganciare e chiamare il numero ufficiale del fornitore per verificare
- Non confermare mai verbalmente il codice POD/PDR (è la “chiave” per attivare contratti)
- Non condividere dati bancari o documenti d’identità
- Richiedere che qualsiasi proposta sia inviata via email prima di dare qualunque consenso
Cosa fare in caso di truffe luce e gas e misure di prevenzione
In caso di sospetta truffa, agire immediatamente, contattando subito il fornitore scelto per verificare lo stato dello switching, inviare una PEC o raccomandata A/R di disconoscimento al fornitore non richiesto. Se tramite il reclamo non si risolve attivare una procedura di conciliazione con l’aiuto di consumatori.it
Ma per contrastare efficacemente il fenomeno, è necessario un impegno concreto da parte di tutti i soggetti coinvolti: i fornitori di energia dovrebbero implementare protocolli di comunicazione chiari con i clienti durante lo switching, i distributori necessitano di controlli più stringenti sulla gestione dei dati sensibili, infine il gestore del SII deve rafforzare continuamente le misure di sicurezza informatica e le autorità di vigilanza dovrebbero effettuare controlli più frequenti e imporre sanzioni più severe.
Per saperne di più ascolta il podcast Le truffe dei call center durante lo switching luce e gas
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 02 aprile 2025