E voi lo sapevate come il maltempo influenza i prezzi di frutta e verdura?
Le condizioni meteorologiche influenzano i prezzi di frutta e verdura
Sentiamo spesso raccontare che le condizioni meteorologiche influenzano i consumi. Da un lato non mancano mai gli allarmi sui prezzi di frutta e verdura. Come quando nel periodo primaverile si verificano eventi climatici inattesi con repentini abbassamenti della temperatura, forti piogge, grandinate e addirittura neve nelle zone montane.
E se questo avviene quando le piante coltivate in pieno campo, cominciano a crescere e a mettere i primi fiori, è facile comprendere la preoccupazione degli agricoltori. Anche se questo poi rischia di trasformarsi in una emergenza mediatica che dà il là al rialzo dei prezzi.
Oggi cerchiamo di capire insieme il confine tra la realtà e le speculazioni.
Per prima cosa dovremmo essere in grado di comprendere quali sono i prodotti effettivamente a rischio. Questo perché le conseguenze possono essere serie per i raccolti della frutta e della verdura, ma in particolare per quelli che hanno una maturazione fisiologica alla fine della primavera e nei periodi estivi come pesche, susine, zucchine e pomodori.
I danni invece possono essere meno importanti per la verdura e la frutta che sono già arrivati a maturazione, come i broccoli, i carciofi, le fave e gli agrumi, che possono essere danneggiati in modo più o meno rilevante soltanto se colpiti da grandinate molto intense.
E poi -sempre restando su ragionamenti teorici- ci sono produzioni che non sono impattate da normali eventi atmosferici “fuori stagione”. Non subiscono danni i tuberi che si sviluppano sotto terra e anche la frutta raccolta in autunno (mele e pere in particolare) che sono conservati in strutture idonee e immesse nel mercato gradualmente, anche a diversi mesi di distanza dal raccolto.
Non vanno incontro a danni rilevanti neppure i vegetali coltivati in strutture protette come le serre e tantomeno le colture idroponiche, che li proteggono sia da pesanti sbalzi termici, sia dalla grandine o la neve. Del resto, proprio dalle serre otteniamo la frutta e la verdura non stagionale (come pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, ecc.).
E poi in questo scenario, non dobbiamo trascurare la frutta e la verdura d’importazione
Purtroppo, la produzione nazionale in condizioni ambientali assistite nelle serre non è sufficiente a coprire le richieste dei consumatori. E proprio per sopperire a queste carenze si ricorre spesso all’importazione di grandi quantità di verdura e frutta da Paesi che hanno condizioni climatiche favorevoli e dove quindi le piante danno i loro frutti in pieno campo anche in questo periodo.
È il caso del Nord Africa, ma anche di altri Paesi come quelli asiatici e anche dell’America Latina. Non tutti sanno che è proprio grazie a queste importazioni che i cittadini dispongono costantemente degli alimenti che desiderano acquistare ed hanno anche una ampia possibilità di scelta. Ma la provenienza estera di questi prodotti conferma anche che talvolta le preoccupazioni annunciate in occasione di eventi climatici nostrani, hanno più lo scopo di preannunciare un rialzo dei prezzi (talvolta immotivato) che non reali effetti sulla formazione del prezzo.
Ed allora la domanda che dobbiamo farci per evitare di far salire ingiustificatamente i prezzi è se dobbiamo aspettarci un aumento dei prezzi, anche in questo periodo, a causa degli eventi climatici avversi avvenuti seconda metà del mese di aprile del 2024: possono aver condizionato e danneggiato le piante che daranno i propri frutti nei prossimi mesi?
Gli aumenti però non devono riguardare i prodotti d’importazione
Con le cautele che ho spiegato fin qui, sarà facile intuire che se da un lato possiamo aspettarci un legittimo aumento dei prezzi dei prodotti coltivati in pieno campo in Italia, d’altro canto, gli stessi aumenti non dovrebbero riguardare i prodotti che verranno importati da Paesi in cui non si sono verificati fenomeni meteorologici avversi inattesi, né per i prodotti già raccolti e presenti nei magazzini o per quelli coltivati in serra! Anche perché poi gli aumenti sono contagiosi.
Potrebbe essere invece giustificato un aumento dei prezzi, successivo di qualche settimana o mesi, per i prodotti stagionali, coltivati in pieno campo. Quindi, può essere utile sapere cosa si produce ogni mese in Italia. Ad esempio, durante i mesi invernali come gennaio e febbraio, troviamo arance, mandarini, kiwi, pere e mele, insieme a verdure come cavoli, radicchio, carciofi e spinaci. Durante la primavera, marzo e aprile portano fragole, agrumi, kiwi e ciliegie, insieme a carciofi, piselli, spinaci e lattuga. Con l’arrivo dell’estate, maggio e giugno sono caratterizzati da fragole, nespole, ciliegie e albicocche, oltre a pomodori, zucchine e fagiolini. Luglio e agosto vedono l’abbondanza di albicocche, pesche, angurie e meloni, con peperoni, zucchine e pomodori. Settembre e ottobre portano uva, fichi, melograni e susine, insieme a zucche, carote e porri. A novembre e dicembre, il focus si sposta su mele, castagne, noci e agrumi, con cavoli, broccoli e radicchio. Va tenuto presente che alcuni alimenti sono disponibili tutto l’anno grazie alla conservazione, mentre altri, come la cicoria e molte insalate, sono prodotti costantemente.
Vi avviso fin d’ora che la lista è approssimativa e ha meramente carattere informativo.
Può infatti contenere delle imprecisioni causate da nuove tecniche di coltivazione e anche nuove varietà vegetali che possono giungere a maturazioni in periodi diversi da quelli consueti. Inoltre, alcuni alimenti come le pere, le mele, le patate, le cipolle, una volta raccolti vengono conservati e sono disponibili tutto l’anno. La cicoria e molte insalate sono prodotte in tutte le stagioni. Insomma, ora abbiamo qualche elemento in più per sapere se i rincari annunciati in caso di maltempo sono sensati o giocano sul filo della speculazione. Anche perché poi, quasi sempre, gli aumenti sono contagiosi.
Per conoscere gli altri consigli e sapere come far valere i tuoi diritti ascolta: Come il maltempo influenza i prezzi di frutta e verdura
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 09 maggio 2024