Sorprese dal parrucchiere/estetista ? Ecco cosa dice la legge sui prezzi

Massimiliano Dona
18 Novembre 2024
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Vi è mai capitato di uscire dal parrucchiere o dall’estetista con un conto molto più salato di quanto vi aspettavate?

Non siete soli. Negli ultimi mesi, diversi casi di cronaca hanno raccontato storie di clienti scioccati davanti a conti astronomici per servizi di cui non conoscevano il prezzo.

Ma c’è una buona notizia: la legge è dalla vostra parte!

Come devono comportarsi parrucchiere ed estetista

Iniziamo con una certezza: parrucchieri ed estetisti hanno l’obbligo di essere completamente trasparenti sui prezzi. Non si tratta di una cortesia, ma di un preciso dovere stabilito da diverse normative che regolano la trasparenza commerciale e la tutela del consumatore.

A cominciare dalla Legge n. 114 del 1998 (Disciplina del Commercio) che, con le successive modifiche introdotte dal D. Lgs. n. 59/2010, regolamenta anche le attività di servizi al pubblico. Inoltre, molti Comuni o Regioni integrano queste normative nazionali con regolamenti specifici per le attività artigianali, tra cui parrucchieri ed estetisti.

Tornando alle normative d’ordine generale, l’articolo 1336 del Codice Civile prevede che ogni proposta contrattuale debba contenere gli estremi essenziali del contratto perché sia vincolante: in altre parole, il prezzo indicato nel listino è quello che deve essere applicato al cliente, salvo accordi specifici e informati per eventuali supplementi.

Insomma, non è il consumatore che ha il dovere di informarsi (anche se è giusto tenere gli occhi aperti), ma è l’esercente che ha il dovere di informare se vuole pretendere il pagamento per i servizi aggiuntivi.

Da queste normative, emerge che, quando entrate in un salone, dovete poter vedere un listino prezzi: non nascosto in un cassetto o scritto in caratteri microscopici, ma esposto in modo chiaro e ben visibile.

Questo listino deve includere tutti i servizi offerti: dal semplice taglio alla piega, dal colore ai trattamenti speciali. E i prezzi indicati devono essere quelli finali: ciò significa che se fosse indicato un range di prezzo (ad esempio: “da 60 a 100 euro”), magari a seconda della lunghezza dei capelli, comunque prima del servizio va comunicato il costo esatto, IVA compresa.

E la trasparenza non si ferma all’ingresso del salone. Gli obblighi informativi a carico dell’esercente, proseguono anche una volta che il servizio è iniziato: questo significa che se durante un trattamento – magari mentre vi stanno facendo lo shampoo – vi propongono una maschera nutriente extra o un trattamento intensivo o anche solo un cambio di colore rispetto a quanto stabilito inizialmente, devono comunicarvi subito le variazioni di prezzo.

E questo perché il Codice del Consumo, all’articolo 22, considera “pratica commerciale scorretta” l’omissione di informazioni rilevanti (come il prezzo, appunto) delle quali il cliente ha bisogno per prendere una decisione consapevole.

Insomma, il parrucchiere non può aspettare la fine del servizio per comunicarvi la “sorpresa” di un pagamento inatteso. La legge è molto chiara su questo punto: nessun costo può essere addebitato se non è stato comunicato e accettato in anticipo.

I nostri diritti sull’obbligo di esporre i prezzi

La tutela del consumatore in questi casi è particolarmente forte: come detto, non solo i prezzi vanno comunicati correttamente in anticipo, ma anche eventuali costi aggiuntivi per servizi concordati in corso d’opera, devono essere espressamente accettati dal consumatore. In pratica, questo significa che potete rifiutarvi di pagare servizi non richiesti o il cui prezzo non vi era stato comunicato!

È proprio così: se il parrucchiere vi fa un trattamento extra senza dirvi il costo o se alla cassa trovate addebiti non concordati, la legge vi protegge. Il Codice del Consumo stabilisce che non siete tenuti a pagare per servizi di cui non conoscevate il prezzo: insomma, il professionista se vuole pretendere un pagamento, deve esplicitare la presenza di costi aggiuntivi e ottenere il vostro consenso esplicito.

E non è finita qui. Avete diritto a ricevere uno scontrino dettagliato che indichi tutti i servizi effettuati, così da capire a cosa sono dovuti i diversi addebiti.

Come proteggervi da brutte sorprese alla cassa?

Ecco alcuni consigli pratici per evitare discussioni spiacevoli alla cassa. Prima di iniziare: chiedete sempre il prezzo complessivo del servizio che desiderate. “Quanto viene in tutto per taglio e piega?” è una domanda più che legittima. Non dovete avere alcuna vergogna!

Durante il servizio: se vi propongono trattamenti extra, chiedete subito il costo. Un semplice “Quanto costa questo trattamento aggiuntivo?” può evitarvi sorprese sgradite.

Infine, alla cassa: controllate che lo scontrino corrisponda ai servizi richiesti e ai prezzi concordati. Conservatelo: potrebbe servirvi in caso di contestazioni.

Cosa fare se qualcosa va storto

Se vi trovate di fronte a costi inaspettati o comportamenti poco trasparenti, ecco come potete tutelarvi: sul momento fate presente con calma che non siete stati informati dei costi e che la legge prevede una comunicazione preventiva dei prezzi.

Se la situazione non si risolve, potete presentare un reclamo alla locale Camera di Commercio o allo stesso Comune e, magari dopo aver raccolto la prova del comportamento scorretto, segnalare il caso all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Inoltre, una recensione “di fuoco” aiuterà i prossimi clienti di quel parrucchiere (o estetista) a prendere le giuste contromisure.

Non solo diritti, ma anche buon senso

Ricordate: un buon professionista non ha nulla da nascondere sui prezzi. La trasparenza è segno di serietà e professionalità, quindi, se notate reticenze o poca chiarezza sui costi, si tratta di un campanello d’allarme da non sottovalutare.

La prossima volta che andate dal parrucchiere o dall’estetista, non abbiate timore di chiedere informazioni sui prezzi: è un vostro diritto, tutelato dalla legge. E se qualcosa non vi convince, fatelo presente. La chiarezza nei servizi alla persona non è solo una questione di correttezza, ma un obbligo di legge pensato per proteggere voi consumatori.

Ricordate: un servizio ben fatto inizia sempre con prezzi chiari e trasparenti. E voi lo sapevate?

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