E voi lo sapevate che il cartellone del prezzo medio dei carburanti è stato bocciato?
Noi lo avevamo detto: bocciato l’obbligo dei cartelloni con il prezzo dei carburanti
Oggi ci prendiamo la soddisfazione di dire: lo avevamo detto! E’ stato bocciato dal Consiglio di Stato l’obbligo di esporre il cartellone con il prezzo medio dei carburanti. Una delle misure introdotte dal Governo come una “operazione trasparenza” per contenere i prezzi di benzina e diesel, il cartellone con il prezzo medio dei carburanti che i benzinai erano obbligati ad esporre da agosto scorso.
Il Consiglio di Stato ha annullato l’articolo 7 del decreto del ministero delle Imprese e del made in Italy del 31 marzo 2023 che disponeva l’obbligo di esporre nei punti vendita carburanti il cartellone con i prezzi medi regionali. Secondo i Giudici quella norma, che noi di Consumatori.it abbiamo aspramente criticato, è “manifestamente irragionevole e sproporzionata“. Per un verso, infatti, secondo la sentenza “si impone di rendere conoscibile nei singoli punti vendita una informazione che il consumatore può avere (in forma ben più completa visto che è possibile sapere anche quale distributore applica i prezzi più bassi nella zona di riferimento) collegandosi al sito del Ministero ovvero scaricando delle app; per altro verso si addossano i relativi costi informativi unicamente in capo ai distributori imponendo loro degli oneri irragionevoli e sproporzionati rispetto alla limitata utilità che l’informazione relativa al prezzo medio, in sé considerata, può avere”.
La sentenza si avvale delle nostre critiche
La sentenza fa proprie le nostre critiche: il prezzo medio dice solo (che in ambito regionale o nazionale per le autostrade) esistono distributori che hanno un prezzo più basso o più alto risprtto al distrbutore dove si trova il consumatore. Ma il consumatore non sa (semplicemente leggendo il cartello del prezzo medio) dove sia il distributore che pratica prezzi inferiori: potrebbe essere anche a centinaia di chilometri di distanza. Come rilevato dalla stessa Autorità Antritrust nel corso di una audizione, un impianto di distribuzione di carburanti risulta effettivamente in concorrenza soltanto con gli impianti situati a pochi chilometri di distanza.
Ora qualcuno potrebbe obbiettare che viene meno una utile informazione per gli automobilisti? Certo, ma l’informazione al consumatore è utile quando è perfetta, non quando è distorta e sbagliata, come è quella di accontentarsi di andare a fare il pieno da chiunque ha un prezzo più basso della media regionale invece che da chi fa i prezzi più bassi ed è meno caro di tutti gli altri. Ci domandiamo, invece, dove sia sparita l’app carburanti prevista dal decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, che dovrebbe indicare agli automibilisti la stazione di servizio “più conveniente” della zona. Dopo oltre un anno dalla sua previsione è sparita dai radar. Quella sì che sarebbe utile.
Per conoscere gli altri consigli e sapere come far valere i tuoi diritti ascolta: Ricordate i cartelloni con il prezzo medio alla pompa di carburanti?
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 06 marzo 2024