Per i nostri super-consumatori nell’ultimo biennio è spuntata un nuova insidia: si chiama “shrinkflation” e no, non è una parolaccia! L’espressione nasce dalla fusione dei due termini “shrinkage” (“contrazione”) e “inflation” (“rincaro”) e sta a indicare quel processo attraverso cui vengono ridotte le dimensioni dei prodotti di largo consumo mantenendo però le confezioni e i prezzi invariati se non aumentandoli. Tutto ciò avviene sotto lo sguardo inconsapevole del consumatore, il quale nel momento in cui acquista un prodotto difficilmente si chiede che dimensioni aveva la confezione uno o due anni prima. Il raggiro è servito senza che nessuno se ne accorga, perchè naturalmente è fondamentale leggere le etichette ma per i prodotti di uso abituale può ben accadere che il consumatore afferri distrattamente dallo scaffale. E purtroppo questa “tecnica” è ormai utilizzata da moltissimi produttori. Ecco un esempio pratico in questo video (Avete notato l’inganno delle scatole del thè?). E non finisce qui perché la “procedura” non si limita solo ai prodotti alimentari, anzi… Video: Shrinkflation quanti strappi in un rotolo di carta igienica? Per approfondire il tema ecco un articolo: Perché i prodotti che acquistiamo sono sempre più piccoli?
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona Data: 6 aprile 2022