E voi lo sapevate che i social non fanno schifo: basta cercare i contenuti giusti, ci pensa Sprint!
Nasce il progetto Sprint
Ti piacerebbe trovare in un unico luogo creator e divulgatori che producono contenuti utili e di valore? Nasce con questa “missione” il progetto Sprint, piattaforma promossa dall’Unione Nazionale Consumatori insieme ad Assoinfluencer, lo IULM Ai Lab ed altri, che si propone di mettere in luce la parte buona dei social media, valorizzando i contenuti ad alto impatto sociale condivisi online. Sul sito sprintaward.com è fin d’ora disponibile una antologia dei creator di valore, una vetrina con decine di personaggi dalla grande risonanza che possono essere fonte di ispirazione per le persone.
Questa inedita raccolta di creator di impatto, denominati Sprint-People, può essere esplorata dagli utenti navigando attraverso sette categorie di impatto: da chi parla di sostenibilità a chi si batte per le cause civili, dagli esperti di tecnologia a quelli di alimentazione e ancora giornalisti, medici, avvocati, commercialisti, maestri di scuola, artisti e molte altre figure di ispirazione.
Sprint è questo e molto altro
Ma all’interno di Sprint troverà spazio anche l’attivazione della community con la possibilità di lanciare diversi Sprint-Contest su tematiche di sociali: aziende, istituzioni e università adotteranno, strada facendo, importanti tematiche di impatto sulle quali i creator potranno esercitarsi candidando i loro contenuti. Abbiamo cominciato proprio noi dell’Unione Nazionale Consumatori chiedendo ai creator di spiegare come affrontare il delicato passaggio verso il mercato libero dell’energia, attraverso brevi video che spieghino cosa sta succedendo e come evitare truffe e raggiri. Per partecipare al contest leggi il brief qui.
Il progetto Sprint coglie nel segno del momento che stiamo vivendo: io stesso, come content creator sono consapevole dei rischi, ma anche delle tante opportunità di apprendimento che ci offrono le piattaforme social. Credo che tra le nostre responsabilità di utenti ci sia anche quella di usare il nostro senso critico, orientando le nostre scelte verso i contenuti di valore che troviamo sui social, tanto sul versante informativo che su quello dell’intrattenimento di qualità.
Dello stesso avviso Andrea Delogu, nota conduttrice radiofonica e televisiva che sarà la presidentessa della Giuria di qualità di Sprint, che ha dichiarato: “i social non fanno schifo, perché sono fatti di persone e sarebbe come dire che le persone fanno schifo: si tratta di fare le scelte giuste e Sprint può aiutare ad orientarsi nell’infinito universo dei contenuti online”.
I social non sono il lato peggiore della società
Già, perché i social non sono il lato peggiore della società, ne sono sempre semplicemente lo specchio: come nella società ci sono aspetti di valore e altri persino dannosi, lo stesso accade sulle piattaforme di condivisione video, che certamente hanno bisogno di un quadro regolamentare al passo con i tempi, ma anche di essere approcciati con maggior senso critico da parte degli stessi consumatori.
Oggi i social media sono investiti da una crisi reputazionale solo in parte meritata: dopo la folgorante ascesa che ne ha accompagnato lo sviluppo dal 2005 ai giorni nostri, oggi registriamo crescenti segnali di crisi delle agorà virtuali, accusate di essere veicolo di fake news, un pericolo per la privacy, dense di contenuti spazzatura o persino dannose per i più giovani. Poi è arrivato all’inizio del 2024 il famigerato “effetto pandoro” che ha ulteriormente minato la fiducia da parte dei consumatori.
In realtà i dati di permanenza sui principali social network, soprattutto dei più giovani, sono sostanzialmente stabili, ma è altrettanto chiaro che gli utenti stiano maturando un nuovo modo di fruizione delle piattaforme: volendo sintetizzare questa esigenza, potremmo dire che le persone cercano contenuti più utili e conversazioni più sane.
Sprint è esattamente la risposta a questa esigenza
Un progetto collettivo nato per valorizzare e mettere in luce l’eccellenza di alcuni contenuti e il valore educativo che ognuno di noi può trovare nei social. Un presidio che nasce da un grande senso di responsabilità per garantire un’esperienza sicura e fonte di arricchimento personale. Perché ognuno di noi lascia una traccia con i suoi comportamenti online, tanto che si sia creator o semplici spettatori: a pensarci bene, tutte le nostre scelte, i nostri “like”, i nostri commenti lasciano una impronta. Non a caso il nome di Sprint deriva proprio dalla crasi delle parole social-print (“impronta sociale”). Ed allora non perdete l’occasione di dare un’occhiata al sito Sprintaward.com o di sfogliare la library dei contenuti di valore che trovate su Instagram: Sprint_ita Ora, finalmente, abbiamo a nostra disposizione uno strumento per fare scelte più consapevoli quando navighiamo online.
Per conoscere gli altri consigli e sapere come far valere i tuoi diritti ascolta: I social non fanno schifo: basta cercare i contenuti giusti
E voi lo sapevate?
Autore: Massimiliano Dona
Data: 12 giugno 2024