Questo
ABC etichette alimentari è un’utile guida per aiutare il consumatore ad orientarsi negli acquisti. Come una vera e propria carta d’identità dei prodotti, infatti, le etichette raccolgono le informazioni utili che consentono di
conoscere meglio gli alimenti e di
guidare i consumatori verso acquisti consapevoli, senza indurli in errore.
Molto spesso i consumatori ci chiedono come deve essere fatta
un’etichetta a norma di legge: innanzitutto, è bene sapere che, proprio secondo la legge, le informazioni devono essere facilmente leggibili e devono contenere obbligatoriamente le seguenti indicazioni:
- denominazione del prodotto;
- elenco degli ingredienti (in ordine decrescente rispetto alla quantità presente);
- termini di scadenza;
- modalità di conservazione;
- nome dell’azienda produttrice;
- sede dello stabilimento;
- lotto di appartenenza;
- luogo di origine, limitatamente ai casi previsti dalla legge;
Nonostante le norme siano rigorose, non sono però rari i casi di irregolarità e, secondo quanto ci viene segnalato ai nostri sportelli, le anomalie che si presentano più di frequente riguardano
prodotti venduti oltre le data di scadenza,
etichette poco trasparenti,
pesi non corretti.
Ecco allora come difendersi:
- evitare l’acquisto di alimenti che presentano etichette non facilmente comprensibili;
- fare attenzione al prezzo al kilo o al litro;
- ricordare che anche nel caso di prodotti sfusi, il venditore dispone di un elenco degli ingredienti a cui si può accedere, richiedendolo;
- conservare sempre gli scontrini da esibire nel caso in cui ci si accorga di eventuali anomalie una volta arrivati a casa;
- tornare dal rivenditore con l’alimento “anomalo” cercando di risolvere bonariamente il problema facendosi cambiare l’alimento o facendoselo rimborsare;
- conservare il prodotto, anche se è stato aperto, nella sua confezione originale e nelle condizioni in cui è stato acquistato (congelatore o frigorifero o luogo fresco e asciutto).
- se il rivenditore non riconoscere il difetto oppure si è verificato un danno a seguito del consumo dell’alimento non regolare bisogna seguire le vie legali rivolgendosi, a seconda del caso, alle strutture di intervento che sono le Aziende Sanitarie Locali (ASL) in cui sono presenti i Servizi di Prevenzione (SIAN e Servizi Veterinari), i Carabinieri dei NAS, l’Ispettorato “Repressioni Frodi”, il Corpo Forestale dello Stato, le Capitanerie di Porto (per i prodotti ittici), le Polizie Locali.
Per segnalare eventuali casi di difformità rinvenute, è possibile contattare l’Unione Nazionale Consumatori all’indirizzo
[email protected]; per maggiori informazioni sul tema, visitare il blog
www.sicurezzalimentare.it
Autore: Agostino Macrì
Data: 31 luglio 2017