È uno dei disagi più segnalati dai consumatori al nostro sportello telefonia: gli addebiti ingiustificati nella bolletta del telefono.
Capita spesso, infatti, che ci si trovi costi inaspettati per l’attivazione di servizi non richiesti o penali non dovute e ancora più frustrante è quando il nostro abbonamento è collegato al nostro conto o alla carta di credito.
L’operatore ci addebita direttamente costi che dovremo poi recuperare!
Quali sono i problemi che gli utenti riscontrano più spesso?
- Doppia fatturazione in seguito al cambio operatore o disdetta
- Consumi superiori a quelli reali
- Addebito di penali non dovute
- Costi per servizi inizialmente mai richiesti o prima gratuiti
Cosa fare dopo un addebito ingiustificato?
Controlliamo sempre attentamente la nostra bolletta, spesso i costi aggiuntivi sono importi bassi o aumenti in una o più voci della fattura. Potremmo non accorgerci neanche che l’operatore telefonico ci ha addebitato costi non dovuti.
Come difendersi?
- Accertarsi innanzitutto che le somme non siano dovute, controllando bene ogni voce, e che il nostro contratto non le prevedesse già. Attenzione ai banner pubblicitari che incontriamo navigando in rete da cellulare, potremmo attivare involontariamente abbonamenti e servizi
- Segnalare immediatamente il problema al gestore inviando un reclamo scritto (fax, sito, Pec o raccomandata con avviso di ricevimento) per contestare l’addebito ingiustificato e richiedere il rimborso, dichiarando esplicitamente di non aver mai richiesto nessun abbonamento
L’operatore è tenuto a dare un riscontro: se così non fosse o se il riscontro non dovesse essere soddisfacente, contatta gli esperti di Unione Nazionale Consumatori, che ti assisteranno e gestiranno per te la conciliazione con l’azienda.
Che fare se la carta collegata all’abbonamento scade?
Se abbiamo un abbonamento telefonico collegato con addebito alla carta di credito, può capitare di dimenticare di comunicare all’operatore che è scaduta. Quando l’azienda prova ad addebitare la bolletta, il pagamento viene naturalmente rifiutato. L’operatore telefonico a quel punto può rescindere il contratto per mancato pagamento e chiedere anche una penale.
È molto importante, perciò, comunicare tempestivamente all’operatore la modifica, per evitare di vedersi chiudere il contratto e addebitate le penali per recesso anticipato e tutte le rate dei dispositivi (per esempio, il modem) che si stanno pagando a rate.
Prima di procedere al distacco l’operatore deve avvisare, mandare un sollecito di pagamento, anche tramite SMS, e solo in seguito inviare un preavviso di distacco, ma molto spesso questo non succede e il consumatore si trova il telefono staccato senza capire perché.
Per evitare questi inconvenienti, il RID sarebbe la scelta più sicura, anche se va sempre controllato l’addebito per evitare i servizi non richiesti.
La soluzione potrebbe essere quella di impostare il RID, ma chiedere al proprio operatore il blocco dei servizi a sovrapprezzo, controllando con attenzione l’estratto conto per tenere sotto controllo il prelievo sul conto.
In caso di distacco, è necessario inviare un reclamo alla società tramite i canali dedicati (mail, pec, fax, raccomandata), comunicare tempestivamente il numero della nuova carta e chiedere il ripristino dei pagamenti.
Rivolgiti agli esperti di UNC!
Se non ottieni un riscontro soddisfacente, contatta i nostri esperti allo sportello telefonia e attiva una procedura di conciliazione.