La Rai sembra non avere alcun rispetto nei confronti dei cittadini che pagano il canone. Ieri sera, infatti, è ripreso il programma tv “Affari tuoi” nonostante le presunte irregolarità denunciate dall’UNC.
La Rai sembra non avere alcun rispetto nei confronti dei cittadini che pagano il canone. Ieri sera, infatti, è ripreso il programma tv “Affari tuoi” che, dopo aver dominato per sette stagioni gli ascolti dell’access prime time di Raiuno, era stato sospeso in seguito all’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Roma dopo la denuncia di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, sulle presunte irregolarità nel gameshow.
Ricostruiamo le tappe principali della vicenda:
Nella stagione 2008/2009, l’avvocato Dona partecipò come rappresentante dell’Unione Nazionale Consumatori al programma dei pacchi condotto, in quell’edizione, da Max Giusti. Nel corso di alcune registrazioni effettuate tra dicembre 2008 e gennaio 2009, Dona notò diverse anomalie nelle fasi di preparazione dello studio televisivo: dapprima una “particolare” attenzione di alcuni concorrenti al momento dell’ingresso dei pacchi nello studio. Successivamente rilevò che alcune volte i pacchi venivano introdotti non in ordine numerico, ma alla rinfusa. Decise allora di verificare se dietro l’apparente casualità della composizione delle pile si celasse un ordine diverso da quello numerico.
Dopo aver fotografato alcune pile di scatole prima dell’inizio della registrazione, l’ “osservatore speciale dell’UNC” potè constatare che l’ordine apparentemente casuale corrispondeva esattamente all’ordine di valore dei premi: in tal modo il concorrente che si fosse accorto di tale circostanza (o ne fosse stato informato) avrebbe potuto facilmente lasciare i premi più ricchi per ultimi. Per far ciò egli avrebbe dovuto solo osservare le pile prima che i pacchi venissero smistati (vedi foto sotto) o contare sui suggerimenti di qualcuno che aveva visto entrare i pacchi.
Non tutti i giocatori erano al corrente di questo meccanismo (anche perché altrimenti in ogni partita si sarebbero vinti i 500.000 euro); ma alcuni concorrenti hanno fatto tesoro dell’osservazione dei pacchi vincendo, tra settembre 2008 e gennaio 2009, le cifre più alte che si siano mai vinte ad “Affari tuoi”.
Poi, su precisa richiesta dell’Unione Nazionale Consumatori, la procedura di ingresso dei pacchi è stata modificata a partire da gennaio 2009 fino a giugno 2009. Grazie al divieto per i concorrenti di entrare nello studio finché tutto non fosse stato pronto per la registrazione, la vincita media si è drasticamente ridotta.
Lo scorso dicembre, il Giudice per le indagini preliminari ha archiviato l’inchiesta affermando che la vicenda “evidenzia i difetti di un gioco che per garantire vera e certa trasparenza avrebbe dovuto avere ben altre modalità di svolgimento nella fase di abbinamento dei premi ai pacchi e di ingresso dei pacchi nello studio”.
Dunque: la denuncia” non era affatto “assolutamente infondata”, come proclamava la Rai in un suo comunicato, ma il Giudice è stato costretto ad ammettere la difficoltà di “ricostruire oggi in quale segmento delle operazioni di gioco, puntata per puntata, può essersi verificata l’ alterazione della sua alea” e di ottenere informazioni dai concorrenti “non interessati a dire la verità quando partecipi al trucco”.
Scarica il testo del provvedimento
Alla luce dei suddetti fatti, gli utenti si sarebbero aspettati la definitiva rinuncia al programma “Affari Tuoi’, come gesto di responsabilità da parte della Rai anche alla luce delle irregolarità documentate nel libro di Massimiliano Dona “Affari loro” (pubblicato da Minerva Edizioni di Bologna, diritti d’autore interamente devoluti all’Unione Nazionale Consumatori).
Guarda il video di “Affari loro”
Autore: Unione Nazionale Consumatori
Data: 14 Febbraio 2011
Affari tuoi: in onda senza alcun rispetto
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