L’etichetta dell’alcol e il rischio di infiammabilità
Trattandosi di una sostanza piuttosto pericolosa a causa della sua alta infiammabilità, le etichette delle confezioni di alcol denaturato sono molto accurate e indicano le modalità di impiego e, soprattutto, i pericoli che si possono correre con gli usi impropri. Come dicevamo, tra questi i più comuni sono l’utilizzazione per accendere caminetti, barbecue, per bruciare sterpaglie, ecc. Si tratta di pratiche estremamente pericolose che purtroppo possono essere causa di ustioni anche molto gravi che possono portare anche alla morte. Cospargendo i materiali da bruciare con alcol denaturato e poi accenderli comporta la produzione di una fiammata improvvisa che può investire le persone che si trovano nelle vicinanze ustionandole. Se poi le persone indossano abiti infiammabili la situazione può divenire drammatica. Questa pericolosa pratica è facilitata dal fatto che l’alcol denaturato ha un costo molto basso e anche perché le confezioni sono in plastica e consentono di “spruzzare” con facilità l’alcol sui materiali da bruciare, determinando, col ritorno di fiamma, una esplosione simile a una bomba “molotov “ in mano. Se le bottiglie fossero in materiali rigidi e con aperture che rendono difficoltosa la dispersione del contenuto probabilmente gli incidenti sarebbero meno frequenti.Cosa fare per evitare pericoli e ustioni
- acquistare l’alcol denaturato in confezioni piccole e nelle quantità necessarie per gli usi consentiti
- leggere attentamente le etichette e seguire scrupolosamente le indicazioni di uso e in particolare conservare le confezioni lontani da fonti di calore e/o fiamme e dalla portata dei bambini
- limitare l’uso a quanto previsto nelle etichette
- non utilizzare l’alcol denaturato per l’accensione di qualsiasi tipo di fuoco
- nella eventualità che si voglia comunque utilizzare l’alcol in modo improprio l’alcol per l’accensione di materiali combustibili, tenere a disposizione acqua in abbondanza per spegnere eventuali incendi. Inoltre è opportuno avere delle coperte ignifughe con cui coprire le persone che dovessero essere state investite dalle fiamme.
- Nel caso di persone ustionate si raccomanda l’immediato trasferimento al più vicino pronto soccorso.
Conclusioni
Ricordiamo infine che per l’accensione dei fuochi ci vuole pazienza e anche materiali secche. Ci si può aiutare con le “pasticche comburenti” che sono sufficientemente sicure. Evitiamo che un “picnic” con salsicce alla brace si trasformi in una tragedia. Infatti basti ricordare come la degenza media ospedaliera per una ustione è di 35-40 giorni con, almeno due interventi chirurgici, nella migliore delle ipotesi, e spesso è solamente la punta dell’iceberg! Il residuo di cicatrici, oltre che deturpanti, sono invalidanti e necessitano di ulteriori e molteplici interventi di chirurgia plastica. E se questo non bastasse una percentuale (10% circa) va incontro al decesso per le complicanze, molto spesso di natura infettiva. Mi preme ricordare come spesso la famosa carbonella sul barbecue venga fatta ravvivare con spruzzi di alcool da bambini, per gioco. Evitiamo che questa pratica rovini per sempre la vita di un bimbo. Accendere il fuoco con l’acol denaturato è pericoloso: col fuoco non si scherza e tanto meno con l’alcol denaturato.Autore: Dr Mario Peverini, Anestesista/Rianimatore Centro Ustioni Ospedale S.Eugenio Roma Data: 14 novembre 2021