Migliaia di Kindle Fire venduti sul sito di Amazon al prezzo di un euro (invece di 64,99) per poi annullare l’ordine dando la colpa ad un guasto tecnico: è il motivo per cui i legali dell‘Unione Nazionale Consumatori hanno denunciato il colosso dell’e-commerce all’Autorità Antitrust. (Leggi a riguardo: Amazon e la denuncia per il Kindle a 1 euro)
Purtroppo non è il primo caso in cui i consumatori hanno avuto a che dire con Amazon: soltanto poche settimane fa, infatti, l’azienda è stata condannata ad una multa di 300 mila euro dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha accertato che due società di Amazon hanno omesso o fornito in modo incompleto informazioni rilevanti (Leggi il bollettino dell’Antitrust n.11).
A ciò si aggiunge la nostra denuncia dello scorso novembre su Amazon Prime: nello spot andato in onda nei mesi scorsi infatti, Amazon promuoveva una “prova gratuita” del servizio di consegna veloce ‘Amazon Prime’ riportando solo nelle note, con caratteri illeggibili, il fatto che dopo i primi 30 giorni di utilizzo gratuito diventava automaticamente a pagamento per la durata di 1 anno.
Dopo la denuncia, l’Antitrust, in pieno accoglimento della tesi dell’UNC, ha ordinato ad Amazon di rimuovere o modificare i messaggi pubblicitari scorretti. Secondo quanto riferito dall’Authority, l’azienda ha provveduto a modificare i messaggi pubblicitari in onda e si è impegnata a fornire una informativa più chiara e trasparente sul servizio “Prime” e i vantaggi ad esso connessi.
Autore: Simona Volpe
Data: 26 maggio 2016
Amazon e le denunce dei consumatori
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