Antitrust: Ryanair inottemperante
L’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato ha deliberato l’avvio di un procedimento di inottemperanza nei confronti di Ryanair per non aver dato seguito a quanto prescritto nel provvedimento cautelare adottato lo scorso 25 ottobre 2017 con il quale si imponeva al vettore irlandese, a seguito delle cancellazioni dei voli operate negli scorsi mesi di settembre e ottobre, l’adozione di specifiche misure volte a fornire informazioni chiare, trasparenti ed immediatamente accessibili sui diritti dei consumatori italiani ai sensi del Regolamento CE n. 261/2004.
In particolare, si ordinava a Ryanair, sia attraverso una comunicazione specificamente diretta ai consumatori italiani che attraverso informazioni facilmente reperibili a partire dalla home page del sito internet in lingua italiana della compagnia, di informare, con chiarezza, dei diritti nascenti dalla cancellazione dei voli, in modo da consentire loro di acquisire piena ed adeguata consapevolezza relativamente: alla immediata accessibilità e comprensione dell’informazione circa la sussistenza non solo del diritto al rimborso e/o alla modifica gratuita del volo cancellato ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta; all’elenco completo delle date, delle tratte e del numero di ogni volo cancellato in relazione al quale è sorto non solo il diritto al rimborso e/o alla modifica gratuita del volo ma anche alla compensazione pecuniaria, ove dovuta; alla connessa e immediata fruibilità della procedura da seguire per richiedere il rimborso e/o la modifica gratuita del volo e la compensazione pecuniaria ad essi spettante.
Ma Ryanair non ha comunicato l’avvenuta esecuzione di quanto prescritto dal provvedimento cautelare e le relative modalità di attuazione entro il termine di 10 giorni previsto dalla delibera del 25 ottobre.
Da qui il procedimento di inottemperanza, che potrà condurre all’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 10 mila e 5 milioni di euro.
L’UNC esprime soddisfazione, considerato che per prima, fin dal 19 settembre, aveva evidenziato che sul sito della compagnia i consumatori non erano correttamente informati dei loro diritti denunciando le violazione all’Enac e chiedendo poi all’Antitrust di intervenire per evitare che fossero pregiudicati i diritti dei consumatori. Purtroppo i tempi della giustizia sono troppo lunghi. Si spera ora in sanzioni esemplari che fungano da deterrente.