L’operatore telefonico aumenta la mia tariffa, quali sono i miei diritti? 

Redazione UNC
29 Gennaio 2025
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Ci sarà capitato almeno una volta di ricevere una comunicazione dell’operatore che ha deciso di modificare la nostra tariffa telefonica (ovviamente al rialzo). Avevamo stipulato un contratto perché l’offerta era vantaggiosa e ora, magari dopo qualche mese soltanto, l’azienda aumenta il prezzo, modifica le condizioni contrattuali o elimina alcune opzioni o servizi: si chiama modifica unilaterale del contratto ed è una delle situazioni più segnalate dai consumatori al nostro Sportello telefonia.

Ma è legale? 

Chiariamolo subito: si può fare. Non è una pratica illecita perché l’azienda ha il diritto di modificare il contratto, ma anche i consumatori hanno dei diritti e possono difendersi e rifiutare gli aumenti

L’operatore telefonico ha degli obblighi 

Gli operatori telefonici possono cambiare le tariffe previste nel contratto, ma devono muoversi nei limiti dell’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche dell’Agcom, l’Autorità Garante delle Comunicazioni.  

Il Codice stabilisce che i consumatori devono essere informati con preavviso non inferiore a 30 giorni dell’aumento della tariffa o della modifica contrattuale e hanno il diritto di recedere dal contratto senza pagare alcuna penale.  

La comunicazione deve essere chiara e gli operatori telefonici hanno l’obbligo

  • di informare il cliente per iscritto di qualsiasi modifica  
  • di indicare chiaramente che quella comunicazione riguarda una modifica unilaterale del contratto 
  • di spiegare qual è il motivo alla base della decisione e in che modo le condizioni contrattuali cambieranno  
  • di indicare la data precisa in cui entreranno in vigore le modifiche 
  • di fornire al cliente almeno 30 giorni di tempo per recedere dal contratto senza alcun costo 
  • di spiegare chiaramente in che modo il cliente può esercitare il recesso. 

La comunicazione degli aumenti all’interno della bolletta deve essere separata da eventuali altre comunicazioni e deve essere fatta “con caratteri tali da richiamare l’attenzione degli utenti”, con l’intestazione “Comunicazione importante: modifica delle condizioni del contratto” o simile. 

Per le utenze mobili, se l’azienda invia la comunicazione tramite SMS, questo deve iniziare con “Modifica delle condizioni contrattuali” o simile e deve contenere l’invito a leggere i dettagli su sito, app o punto vendita. 

Cosa può fare il consumatore che ricevere notifica di aumento dei prezzi? Ha 3 opzioni: recedere dal contratto, passare direttamente a un altro operatore o non fare nulla e accettare tacitamente l’aumento delle tariffe 

Recedere dal contratto, come si fa? 

Le modalità di recesso devono essere spiegate in maniera chiara dall’azienda telefonica nel momento in cui ci comunica la sua intenzione di aumentare la tariffa. Il consumatore ha 30 giorni per esercitare il diritto di recesso, che, ricordiamo, deve essere totalmente gratuito perché l’azienda non può applicare penali nel caso in cui il cliente non accetti le modifiche unilaterali del contratto. 

In genere le procedure che possiamo seguire sono: 

  • Inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’azienda  
  • Mandare una PEC  
  • Andare nel punto vendita dell’operatore 
  • Contattare servizio clienti 
  • Andare nella nostra area riservata sul sito o sull’app.

Come passare ad un nuovo operatore? 

Se all’aumento della nostra offerta scegliamo di non accettare le modifiche e troviamo una tariffa più vantaggiosa, cambiare operatore è molto semplice e ci libera dal problema di fare il recesso dal vecchio contratto.  

Ci basterà procedere con l’attivazione della nuova offerta chiedendo la portabilità del numero e il nuovo operatore si occuperà di disattivare il contratto con la vecchia compagnia telefonica, comunicando il recesso.  

Che succede se non faccio nulla? 

Se l’operatore rispetta tutti gli obblighi dell’articolo 70 del Codice delle comunicazioni elettroniche dell’Agcom e il consumatore non fa nulla, la modifica del contratto si considera tacitamente accettata

Passati i 30 giorni senza che abbiamo comunicato la volontà di recesso o fatto il passaggio ad un altro operatore, le nuove tariffe saranno ufficiale e non potremo più chiedere il recesso senza pagare penali.  

Quindi facciamo attenzione! Monitoriamo sempre le bollette e tutte le comunicazioni contrattuali del nostro operatore, mail, sms e anche le notifiche sull’app ufficiale. 

Hai bisogno di assistenza? Rivolgiti agli esperti dello Sportello telefonia di UNC! 

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