Il mercato delle batterie
Il mercato delle batterie sta assumendo una posizione sempre più strategica: secondo le attuali previsioni UE, entro il 2030 nell’UE saranno almeno 30 milioni i veicoli elettrici a emissioni zero. E se le auto elettriche possono contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, c’è uno svantaggio competitivo a livello ambientale: le batterie, appunto. Gli eurodeputati ritengono dunque che una più opportuna gestione delle batterie potrebbe avere un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia circolare a impatto zero sull’ambiente, e nella competitività e autonomia strategica dell’UE. La finalità del Parlamento UE è quella di garantire che al termine del loro ciclo di vita, le batterie possano essere riutilizzate o riciclate.Batterie sostenibili, etichettatura e smaltimento
Secondo gli eurodeputati, la revisione dell’attuale normativa deve tener conto degli sviluppi tecnologici degli ultimi anni, anche per il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. Chiedono dunque requisiti più stringenti sulla sostenibilità, il rendimento e l’etichettatura. Secondo il testo della Commissione per l’ambiente, le batterie dovranno dunque disporre di un’etichetta indicante la propria impronta di carbonio. Questo indicatore servirebbe a rendere più trasparente l’impatto ambientale di ogni batteria. Nel testo vengono anche fissati i livelli minimi per la quantità di cobalto, piombo, litio e nichel (che dovrebbe essere recuperata dai rifiuti e riutilizzata per nuove batterie) e degli obiettivi di raccolta più rigorosi per le batterie portatili.Una nuova categoria di batterie
Inoltre, gli eurodeputati chiedono l’introduzione di una nuova categoria di batterie, quelle utilizzate per alimentare i “mezzi di trasporto leggeri” (LMT) come biciclette o scooter elettrici, a causa del loro crescente utilizzo. Entro il 2024, le batterie portatili degli apparecchi, come gli smartphone, e le batterie per i LMT dovranno essere progettate in modo che i consumatori e gli operatori indipendenti possano rimuoverle facilmente e in sicurezza.L’obbligo di diligenza per i produttori
Il regolamento votato dal Parlamento UE rende inoltre obbligatoria per i produttori una due diligence (obbligo di diligenza) sull’intera filiera produttiva. L’obbligo è introdotto per evitare il mancato rispetto dei criteri sociali e ambientali, primo fra tutti il ricorso al lavoro minorile con i conseguenti rischi connessi ad approvvigionamento, lavorazione e commercio delle materie prime troppo spesso concentrati in pochi Paesi.I prossimi passi verso batterie più sostenibili
Il Parlamento UE, avendo approvato le nuove norme sulle batterie, è ora pronto a negoziare con i singoli governi UE per realizzare gli obiettivi previsti di sostenibilità economica, sociale e ambientale.Autore: Sonia Galardo Data: 14 marzo 2022