Per questo motivo l’Unione Nazionale Consumatori lancia la campagna #bollettagiusta per chiedere ai futuri governati di impegnarsi per far pagare equamente l’energia che consumiamo. Aderisci alla campagna #bollettagiusta e scopri le nostre richieste.
Ma cosa è successo nell’ultima settimana nel mercato dell’energia e cosa dobbiamo aspettarci nella prima bolletta del 2018? Iniziamo sgombrando il campo dalle fake news che stanno girando in Rete tra cifre da capogiro e varie inesattezze. Leggi a riguardo Bollette dell’energia e morosi: attenti alle bufale. Facciamo poi un po’ di chiarezza spiegando cosa effettivamente paghiamo nella bolletta elettrica.COSA PAGHIAMO IN BOLLETTA
Le nostre bollette dell’elettricità sono costituite fondamentalmente da quattro macro voci:- l’energia consumata
- i costi per la gestione della rete elettrica (distribuzione, contatori, ecc)
- l’IVA e le altre imposte
- gli oneri generali di sistema
ONERI DI SISTEMA: DI CHE SI TRATTA
Nella voce oneri generali di sistema rientrano tutta una serie di costi parafiscali pagati dalla collettività per finanziare, per la stragrande maggioranza, politiche industriali. Di fatto servono per:- messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale;
- incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate;
- copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario;
- sostegno alla ricerca di sistema;
- copertura del bonus elettrico (non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale);
- copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia;
- integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.
COSA PREVEDE L’AUTORITA’ SUI MOROSI
Come detto, l’ARERA ha previsto che sia redistribuita tra tutti gli utenti una quota della morosità degli oneri di sistema, ma è necessario un ultimo chiarimento: la quota redistribuita riguarda solo, citando l’ARERA, “una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge. In particolare, il riconoscimento individuato dall’Autorità per i soli distributori è parziale e attiene ai soli oneri generali di sistema già da loro versati ma non incassati da quei venditori con cui, a fronte della inadempienza di questi ultimi, i distributori hanno interrotto il relativo contratto di trasporto di energia, di fatto sospendendo così a tali soggetti la possibilità di operare nel mercato dell’energia.” Questo significa che la quota redistribuita riguarda solo quella parte di oneri che sono stati già anticipati dalle società di distribuzione per quanto dovuto alle società di vendita dai loro clienti e che le società di vendita non hanno versato non avendole incassate dai loro clienti morosi!LA CAMPAGNA UNC PER UNA #BOLLETTAGIUSTA
Nonostante queste precisazioni e fermo restando che la decisione dell’Arera risponde ad una sentenza del Tar e del Consiglio di Stato, come rappresentanti dei consumatori non possiamo avallare questa decisione poiché si vanno a socializzare dei costi aggiuntivi (gli oneri di sistema, appunto) che, secondo noi dell’UNC, i cittadini non avrebbero dovuto pagare sin dall’origine! Questo è solo una parte del problema in un mercato in cui tanto bisogna fare per la trasparenza anche considerato quanto è complicato interpretare la bolletta elettrica. Per questo, ancora una volta chiediamo l’aiuto di tutti voi per far sentire la nostra voce di consumatori e pretendere una #bollettagiusta. Aderisci alla nostra campagna e scopri le nostre richieste.Autore: Marco Vignola Data: 26 febbraio 2018