Ho ricevuto una bolletta della luce salata per la mia casa al mare disabitata durante l’inverno; eppure ho tenuto staccato l’interruttore generale dell’energia elettrica : perché la bolletta continua ad essere ancora così anche durante questo periodo? Non è una grave truffa a danno degli utenti?
Purtroppo non è il solo a ricevere una bolletta salata in una casa disabitata per la maggior parte dell’anno: questo è un grave problema per i consumatori determinato da come è articolata la tariffa elettrica che è strutturata, fondamentalmente, in tre tipologie di componenti:
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VARIABILI: che dipendono dal consumo in kWh e che quindi si azzerano nel caso non si consumi (facendo un parallelo con l’uso dell’auto equivalgono al costo per il carburante);
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FISSE: che si pagano indipendentemente dal consumo (nel caso dell’auto, l’assicurazione RCA o la revisione obbligatoria che dobbiamo effettuare anche se la macchina poi non la usiamo);
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LEGATE ALLA POTENZA: che dipendono dall’impegno della rete che abbiamo in kW (nel caso dell’auto un parallelo potrebbe essere il bollo, che si paga, appunto, sulla base della potenza dell’auto).
Nel caso, quindi, di una
casa al mare nei periodi invernali le componenti variabili si azzerano ma il problema rimane sulle altre componenti. Se alcune
quote fisse hanno una giustificazione ad esserci per, ad esempio, la gestione commerciale (fatturazione, customer care, ecc) o per la parte tecnica (gestione e manutenzione della rete dei contatori, servizio guasti ecc) alcune di queste, oggi hanno dei valori non più giustificati grazie all’
evoluzione tecnologica dei contatori ed all’informatizzazione della gestione commerciale. Ancor peggio è quello che succede invece per i famigerati
Oneri Generali di Sistema (OGdS) che sulle
seconde case vengono applicati, appunto, in quota fissa e quindi rappresentano una vera e propria gabella a carico del consumatore che, come abbiamo chiesto più volte a gran voce, andrebbe spostata dalle bollette alla fiscalità generale. Così facendo si otterrebbe una forte riduzione della spesa dato che gli
OGdS ormai coprono più di un quarto del totale della nostra bolletta.
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Autore: Marco Vignola
Data: 20 Aprile 2020
Aggiornamento: 5 febbraio 2021