Cosa cambierà?
Molti consumatori hanno segnalato infatti quanto Booking.com fosse solito indurre ad un acquisto “frettoloso” l’utente in cerca dell’offerta giusta, diciture del tipo “ultima camera disponibile, proposta a tempo limitato o prenota subito” erano la consuetudine. Dopo l’impegno preso nei giorni scorsi, in linea con la recente direttiva Ue in tema di protezione dei consumatori, invece, ecco cosa cambierà per chi navigherà sul noto portale di prenotazioni:- Non verrà più presentata un’offerta come “a tempo limitato” per poi mantenere lo stesso prezzo anche oltre la scadenza dichiarata;
- La dicitura “ultima camera disponibile” indicherà in modo chiaro che si sta facendo riferimento esclusivamente alle stanze poste in offerta e non alla più generale disponibilità della struttura;
- Nel confronto prezzi, la piattaforma si impegna a specificare se si sta tenendo conto di particolari condizioni, come le date di soggiorno, senza fingere che si tratti di uno sconto;
- Apparirà chiaro all’utente, grazie a dati concreti, se il confronto tra prezzi comporti un effettivo risparmio;
- Verrà reso noto il meccanismo usato per stilare l’ordine con cui i risultati di ricerca vengono presentati all’utente, sarà ad esempio indicato esplicitamente se i pagamenti della struttura a favore di Booking abbiano in qualche modo influenzato “la classifica”;
- Vi sarà un’indicazione esplicita se la sistemazione è offerta da un host privato o da un professionista (come una catena di hotel);
- Infine, entrerà in vigore anche un obbligo di chiarezza rispetto all’indicazione dei prezzi finali che saranno quindi comprensivi di tutto, incluse le tasse obbligatorie (che si possono calcolare in anticipo).
GUARDA IL VIDEO DI MASSIMILIANO DONA “ULTIMA CAMERA” su booking.com: voi che ne pensate?
Autore: Lorenzo Cargnelutti
Data: 18 febbraio 2019