E’ necessario conservare la scatola per far valere la garanzia su un prodotto? Il negoziante può richiedere la confezione? Per quanto tempo converrebbe tenerla? Buttare la scatola potrebbe deprezzare il nostro acquisto? Sono queste domande molto frequenti in tema di garanzia sulle quali e bene fare un po’ di chiarezza.
Cosa dice la legge su scatola e garanzia
Cominciamo dagli obblighi di legge e su questo dobbiamo essere chiari: ai fini della garanzia legale sui beni acquistati dal consumatore, la legge non stabilisce alcun obbligo di conservare la confezione per tutta la durata della garanzia. A proposito, ricordiamolo: la durata della garanzia di un prodotto è di due anni dall’acquisto. E a questo proposito, il Codice del consumo non prevede che la scatola sia condizione per ottenere uno dei rimedi previsti a favore dell’acquirente, che si tratti di riparazione del prodotto, oppure in caso di sostituzione. Anche in questo caso, infatti il consumatore potrebbe presentarsi dal negoziante senza l’imballo originale e il professionista dovrà comunque offrirsi di riparare o sostituire gratuitamente il bene: al più, se non abbiamo con noi la scatola, il venditore potrebbe trattenere la confezione dal prodotto sostituito e consegnarci un prodotto nuovo senza il suo imballo.
Detto questo non è escluso che -soprattutto nelle prime settimane dopo l’acquisto- possa essere consigliabile conservare la confezione. Alcune catene di elettronica infatti hanno delle politiche per le quali nei primissimi giorni sostituiscono il prodotto difettoso senza verificare il difetto, ma a condizione che ci sia l’imballo originale. Tuttavia, la legge sulla garanzia non obbliga il consumatore a conservare la confezione; così come, è il caso di ricordarlo, non è obbligatorio avere lo scontrino per esercitare la garanzia ma basta la prova dell’acquisto.
Conservare la scatola come garanzia negli acquisti online
Per legge, invece la confezione va conservata qualora volessimo esercitare il diritto di recesso in caso di e-commerce oppure di acquisti effettuati presso la nostra abitazione: in queste situazioni particolari, infatti, l’integrità del prodotto (e della scatola) potrebbero essere condizioni essenziale per esercitare il reso. Quindi attenzione al solerte venditore che voglia portare via gli imballi dopo la consegna: potrebbe essere un modo per privarvi del diritto di recesso.
Quando conviene tenerla
Ci sono poi almeno altre due situazioni nelle quali conservare la scatola può essere utile: primo, per mantenere il valore del prodotto usato, qualora fosse necessario rivenderlo. Penso ad esempio agli orologi per i quali è fondamentale la scatola, non solo per conservarli ma anche per non deprezzare il valore dell’oggetto in caso di futura rivendita. Più in generale, è chiaro che se il consumatore immagina che il prodotto potrà magari essere rivenduto come usato, faccio l’esempio di un paio di scarpe, ecco in tutte queste situazioni la scatola può sicuramente farci comodo, ma non è un obbligo di legge.
Secondo, la confezione può esserci utile anche se abbiamo in programma di trasferire il prodotto (pensiamo ad un ingombrante televisore che d’estate vogliamo portare nella casa al mare). In questi casi meglio conservare l’imballaggio.
Un altro caso in cui la confezione può essere utile? La scatola di alcuni giochi per bambini con istruzioni annesse!