Il nuovo logo della Coppertone
La leggenda vuole che l’idea per il nuovo logo sia venuta in mente alla moglie di Charles osservando la nipote giocare in piscina con il costume che lasciava intravedere il segno dell’abbronzatura. Folgorata da quell’immagine disse al marito: “Per me un’immagine del genere sarebbe molto più attraente che non una ragazza sexy”. La campagna pubblicitaria venne rapidamente messa a punto ed ebbe un successo strepitoso ma il disegno originale della bambina, realizzato dalla Tally Embry, andò perso in un incendio pochi anni dopo. Il disegno che tutti conosciamo venne replicato nel 1959 dalla talentuosa disegnatrice di seducenti Pin-Up Joyce Ballantyne. Probabilmente per deformazione professionale diede un tocco forse eccessivamente sexy alle movenze di sua figlia Cheri, usata come modella, ma l’immagine divenne rapidamente un’icona pubblicitaria conosciuta in tutto il mondo.Gli anni Ottanta e il politicamente corretto
Sicuramente agli occhi di Joyce Ballantyne e della signora Clowe non c’era nulla di scabroso in quell’immagine, e la pedofilia, all’epoca, era un argomento ignorato dalla maggior parte delle persone. Il fenomeno infatti divenne di dominio pubblico solo negli anni 80, periodo nel quale, in seguito alle crescenti polemiche, venne aggiunta una maglietta all’iconica illustrazione. Continuate a seguirci sulla pagina Instagram @storiadellapubblicità Autore: Hiram GellonaData: 20 settembre 2021