Ecco come ci ha cambiato il Coronavirus
Godersi la casa (50% delle risposte), avere tempo per se stessi, per la famiglia e per lo svago (35%), non avere più città congestionate (75% delle preferenze): è quanto emerso dall’indagine “Come ci ha cambiato il Coronavirus?” lanciata dalla nostra Unione sul sito www.consumatori.it e sui nostri canali social.
Alla domanda “Cosa conserveresti del periodo di quarantena”, al terzo posto (dopo il godersi la casa e l’avere tempo per se stessi e per la famiglia) troviamo lo smartworking con il 25% delle risposte, seguito dal piacere di cucinare, con il 19% delle preferenze.
Per quanto riguarda invece cosa si vorrebbe abbandonare della vita di prima, gli oltre 500 partecipanti all’indagine (che non ha valore statistico ma intende semplicemente fotografare il sentiment dei consumatori) non hanno dubbi sulle città congestionate che conquistano il podio. A seguire i locali affollati (41% delle risposte), il tempo di trasferimento per scuola/lavoro (26%), postazioni di studio/lavoro gomito a gomito (14%).
Infine, l’inizio del 2021 viene visto come il momento in cui si potrà finalmente tornare alla normalità (48% delle risposte). Solo per il 7% si tornerà alla normalità a luglio 2020, il 9% ha indicato settembre 2020 e se c’è una significativa fetta di partecipanti (24%) che pensa ci vorranno anni, il 12% dei rispondenti crede che questa pandemia ci ha cambiati per sempre e non potremo mai tornare alla nostra “vecchia” normalità.
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Autore: Sonia Galardo
Data: 24 giugno 2020