I cosmetici fanno parte della nostra vita quotidiana e tutti ne apprezziamo i benefici che comportano in termini di benessere. Pensiamo ad esempio ai saponi che, oltre ad eliminare grasso, sporco e materiali estranei, consentono di allontanare dal nostro corpo microrganismi potenzialmente patogeni oppure alle varie creme che mantengono in buone condizioni la pelle così come alla gradevolezza dei profumi utilizzati per rilasciare piacevoli fragranze o, quanto meno, mascherare odori fastidiosi.
Ma cosa intendiamo per “cosmetici”? La definizione corretta è: “qualsiasi sostanza o miscela destinata ad essere applicata sulle superfici esterne del corpo umano (epidermide, sistema pilifero e capelli, unghie, labbra, organi genitali esterni) oppure sui denti e sulle mucose della bocca allo scopo esclusivamente o prevalentemente di pulirli, profumarli, modificarne l’aspetto, proteggerli, mantenerli in buono stato o correggere gli odori corporei.”
Tutto questo è possibile grazie all’utilizzo di sostanze chimiche che possiedono le proprietà adatte per svolgere la propria funzione di detergenti, disinfettanti, emollienti, aromatizzanti, ecc.
La sicurezza dei cosmetici
Nel passato i produttori di cosmetici utilizzavano le sostanze chimiche sulla base della loro esperienza che era finalizzata ad ottenere cosmetici efficaci e graditi ai consumatori.
Ovviamente si faceva molta attenzione alla sicurezza, che comunque era basata su osservazioni empiriche che non sempre consentivano di individuare eventuali effetti collaterali negativi.
Per mettere ordine alla materia delle sostanze chimiche, nel 1992 venne emanata la Direttiva Comunitaria n°52 che, sostanzialmente, prevedeva la trasmissione al Ministero della Sanità delle documentazioni scientifiche delle singole sostanze, la valutazione da parte di una Commissione e infine la Registrazione. Il sistema di registrazione da allora si è molto evoluto e attualmente è in vigore il REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemical).
Al REACH possono essere iscritte soltanto sostanze chimiche di cui si conoscono le caratteristiche chimico fisiche, l’efficacia e soprattutto le proprietà tossicologiche sia nei confronti dell’uomo sia per l’ambiente.
Le aziende produttrici di cosmetici possono utilizzare soltanto le sostanze iscritte nel REACH e in questo modo viene garantita la sicurezza del prodotto.
L’importanza delle etichette
Nonostante l’iscrizione al REACH, ogni cosmetico può presentare delle insidie per i consumatori e per l’ambiente e diviene quindi fondamentale leggere attentamente le etichette.
Il Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche, Prodotti Cosmetici e Protezione del Consumatore dell’Istituto Superiore di Sanità ci fornisce utili informazioni su come comportarci.
Le principali insidie per le persone sono rappresentate dalle sostanze potenzialmente allergiche. Il problema non riguarda tutti, ma soltanto le persone sensibilizzate. Dovrà quindi essere nostra cura capire se siamo sensibili o meno a determinate sostanze chimiche ed evitare l’acquisto dei cosmetici che le contengono. Sembrerebbe molto semplice, ma in effetti è piuttosto complicato perché ci accorgiamo di essere allergici a una sostanza solo dopo esserne venuti a contatto una o più volte, ma una conferma può venire soltanto da un esame allergologico compiuto da un medico specialista.
L’impatto ambientale dei cosmetici
Un altro punto molto importante è rappresentato dall’impatto ambientale dei cosmetici. Si tratta di sostanze di uso esterno e che quindi eliminiamo con il lavaggio e che inevitabilmente finiscono nelle acque superficiali e poi nel mare. Fortunatamente, gran parte delle sostanze autorizzate per la produzione dei cosmetici si degradano abbastanza rapidamente e non creano problemi particolarmente gravi agli organismi acquatici. Una incognita è però rappresentata dai nanomateriali che sono prodotti con dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri.
Da un punto di vista tecnologico sono molto utili perché aumentano in modo significativo le superfici dei vari materiali e di conseguenza se ne utilizzano minori quantità. Il problema è che ancora non sono conosciuti nei dettagli gli eventuali effetti negativi. Per tale motivo, la presenza di nanomateriali nei cosmetici deve essere dichiarata in etichetta.
Conclusioni
I cosmetici sono fondamentali per la nostra igiene e per il nostro benessere, ma la loro gestione deve essere attenta e le indicazioni fornite dall’Istituto Superiore di Sanità sono fondamentali per ottenere i massimi benefici possibili, evitando pericoli per noi e anche per l’ambiente che ci circonda.
Articolo realizzato nell’ambito del progetto #informareperproteggere di Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità.
Autore: Agostino Macrì in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità
Data: 29 marzo 2021